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Massimo Moratti si rituffa nel passato tra gioie e dolori.
L'ex presidente dell'Inter ricorda l'anno del Triplete, di cui oggi il decennale, e si unisce al cordoglio del mondo del calcio per la perdita di Gigi Simoni. Lo stesso Moratti, intervenuto a Maracanà sulle onde di TMW Radio, si è concentrato sullo speciale anniversario concernente i nerazzurri ricordando con grande affetto il tecnico ottantunenne scomparso da poco.
"Paolillo e Branca lavorarono con molta umiltà, cercando di arrivare all'obiettivo con un atteggiamento che stimo. Per tanti anni hanno avuto soddisfazioni. Branca è stato fondamentale. Sneijder? Mourinho ha esagerato quando abbiamo preso Quaresma, altrimenti non mi chiamò mai per un giocatore. Branca seguiva sempre giocatori di altissimo livello come Sneijder. E riuscimmo a portarlo a casa. Mourinho? Si era capito che andasse via ma puntavo a vincere la Champions e non ho voluto rompere l'incantesimo di quel momento. Abbiamo puntato sul momento ed è andata bene. Era normale che desiderasse vedere di vincere anche in Spagna. Gigi Simoni? Il mio pensiero è affettuoso nei confronti della famiglia, che ha passato un periodo difficilissimo. Ha avuto una tempra incredibile nel resistere tanto. Mi dispiace tantissimo. Ha vinto una coppa importante e avrebbe vinto anche un campionato se non ci fosse stato quell'episodio. Lo ricordo con tanto affetto".
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