"Sono stati giorni difficili, soprattutto sul piano mentale".
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Genoa, Behrami e l’incubo Covid: “Ho avuto paura, vi racconto. Verona? Serviranno i leader”
Le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista del Genoa
Parola di Valon Behrami. Lo scorso 30 settembre 2020, l'esperto centrocampista di proprietà del Genoa era risultato positivo al Coronavirus. Un vero e proprio focolaio, quello che è scoppiato in casa rossoblù, che ha costretto gli uomini di Rolando Maran ad interrompere gli allenamenti e a non giocare la gara contro il Torino, rinviata al prossimo mercoledì 4 novembre 2020 alle ore 17. Sette, al momento, i guariti, tra i quali proprio il calciatore ex Napoli.
"Fisicamente sono abituato a riprendere dopo uno stop e così farò anche questa volta, ma l'aspetto mentale è stato un qualcosa che conoscevo meno. Ho dovuto fare i conti con la paura, per me e per la mia famiglia, perché in quei momenti non sei un calciatore malato, ma semplicemente un uomo malato. Il calcio passa in secondo piano ed è stata sicuramente un'esperienza complicata per tutti", ha dichiarato Behrami ai microfoni di SkySport.
VERONA -"La gara di lunedì contro l'Hellas Verona? In questi momenti deve venire fuori ancora di più la voglia di aiutarsi e sacrificarsi per il compagno. Sarà una prova di maturità per tutti noi, perché nelle difficoltà deve venire fuori il carattere dei veri uomini. A Verona servirà la prestazione, perché ci sarà qualcuno che non sarà al 100% e lì dovranno uscire fuori i leader di questo gruppo. Sarà un aspetto fondamentale".
IL FOCOLAIO -"Sono state contagiate milioni di persone, quindi non possiamo sentirci in colpa per quello che abbiamo vissuto. Facciamo una vita che ci espone a contatti con altre persone e non possiamo farci una colpa per questo. L'altro giorno ci sono stati 9000 contagiati in Italia e sicuramente non sono tutti degli irresponsabili", ha concluso il numero 11 del Grifone.
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