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Inter-Fiorentina, Iachini e l’ipotesi Franco Vazquez: “Vi dico come stanno le cose. Conte si lamenta del mercato? Io dovrei piangere…”

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Fiorentina alla vigilia della sfida di Coppa Italia: "Voglio 18 animali che pensano solo al risultato"

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Parola a Beppe Iachini.

Diversi sono stati i temi dal tecnico della Fiorentina, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Inter, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia ed in programma mercoledì sera a San Siro (fischio d'inizio alle ore 20.45): dalla prestazione offerta nel weekend dalla sua squadra contro il Genoa di Davide Nicola, al possibile approdo di Franco Vazquez in Toscana nel corso della sessione invernale di calciomercato. Ma non solo...

"Domenica siamo partiti benissimo, forse il miglior primo quarto d'ora da quando sono qui. Poi c'è stato l'episodio del rigore, su una palla buttata in verticale in profondità. Eravamo preparati ma abbiamo sbagliato e risbagliato anche nel finale su Pinamonti. E' subentrato troppo timore. Stiamo lavorando, cercando certezze. Avevano paura di sbagliare. Dobbiamo rimanere quelli dei primi minuti per tutta la partita. E' la partita dove abbiamo calciato più in porta, ma ci voleva la porta con le rotelle per segnare: non siamo stati precisi. Stiamo costruendo e stiamo migliorando anche in attacco. Dobbiamo migliorare nelle preventive e nello scivolamento. Se ho timore dell'arbitro dopo le lamentele dell'Inter? Ho grande fiducia, non ho timore. L'Inter è una grandissima squadra ma chiunque arbitrerà sa che è una gara importante per entrambe. Anche a noi è capitato qualche episodio: a Napoli e col Genoa se ci danno due rigori non ci sputiamo sopra. Magari col Genoa potevamo vincere. Non ci lamentiamo ma non vogliamo neanche accettare cose da altri", sono state le sue parole.

FORMAZIONE -"Veniamo da tre partite in una settimana, col Genoa è stata la quarta in 12 giorni. C'è stato un grande dispendio energetico e ieri c'era un po' di fatica, è normale. Le scelte verranno fatte in base anche alla freschezza. Andiamo su un campo difficile contro una grande squadra che ha già un'identità precisa. Dovremo fare una gara perfetta. Ci stiamo preparando, abbiamo due allenamenti per verificare la condizione dei calciatori. Giocheranno Ceccherini e Terracciano, per il resto mi baserò sulle mie sensazioni. Stop per Pezzella? No, non fa mai bene, soprattutto quando si tratta del capitano. Nelle letture stiamo lavorando in un certo modo, mi piace tenere alta la linea e stiamo lavorando sui meccanismi difensivi. Vogliamo concedere meno occasioni possibili agli avversari lavorando anche sul fuorigioco. Serve una cura del dettaglio ancora maggiore. Gli errori però non sono colpa di uno o dell'altro. German fa salire la squadra e legge le situazioni anche parlando con i compagni. Col tempo andremo a eliminare questi errori. Cosa dirò ai ragazzi in vista di domani? Sono arrivato che eravamo a tre punti dalla zona retrocessione, adesso siamo a 10. C'era grande timore. Adesso viaggiamo, lavoriamo per continuare a crescere e ci sono dei dati che ci fanno ben sperare. La partita è difficile. Non vogliamo perdere in allenamento, figuriamoci se non vogliamo regalarci qualche possibilità in più con la Coppa Italia. Ci giocheremo le nostre chance. Non ci sono alibi: voglio 18 animali che pensano solo al risultato".

DA CASTROVILLI A CHIESA - "Castrovilli? Oggi rientra al Centro Sportivo, vogliamo fare dei test per riportarlo in campo il prima possibile. Domani non ci sarà. Badelj e Eysseric sono tutti e due delle opzioni per sostituirlo. Ieri anche Zurkowski ha avuto un problema alla schiena. Tra oggi e domani parlerò con lo staff medico. I cambi saranno importanti e se mi gioco un cambio per un problema fisico, può cambiare tutto. Chiesa fuori inizialmente come contro l'Atalanta? Sta recuperando bene. Però sono valutazioni da fare. Abbiamo Cutrone che stiamo facendo giocare perché da tempo non giocava. Riprenderà condizione giocando. Le dobbiamo analizzare per bene, poi sceglieremo i primi 11 che non saranno gli stessi che finiranno, ovviamente. Devo aspettare il colloquio con lo staff medico. Poi deciderò".

CONTE - "Conte si lamenta per il mercato e io ho ricevuto solo Cutrone? Mi metto a piangere in un angolino (ride, ndr). Con Antonio c'è stima da sempre. Io ho grande fiducia nella società. Sono convinto che qualcosa faremo perché c'è bisogno. Non mi posso permettere però di vedere cosa succede in casa degli altri. Se si lamenta avrà le sue ragioni. Ogni allenatore vorrebbe avere 25 titolari. Gli obiettivi sono tanti e uno vorrebbe essere sempre più competitivo. L'allenatore è così. Cerchiamo di spingere, soprattutto quando c'è il mercato. Meglio piangere prima che dopo. Conte ha dato la giusta mentalità e identità alla squadra. Se cambia un giocatore entrano riserve più che all'altezza. Esce Lukaku entra Sanchez, esce Bastoni entra Godin. Se noi andiamo lì facendo un solo tipo di partita non ce la caveremo. Se invece andiamo a creare preoccupazioni magari possiamo avere un riscontro positivo. Siamo due squadre con evidenti diversità tecniche, ma serve un atteggiamento positivo. Se cerchiamo il pari, siamo rovinati, se andiamo a cercare il gol forse riusciremo a creare preoccupazioni. Dovremo essere più veloci e bravi a far girare palla e negli smarcamenti per creare superiorità numerica. Chi sarà in campo dovrà pensare di fare una grande partita. Loro hanno giocatori che in un fazzoletto risolvono le partite: noi dovremo essere perfetti. Hanno qualità ovunque e sarà una partita difficile".

BILANCIO E MERCATO -"Sono soddisfatto, le difficoltà all'arrivo c'erano ma ho avuto tante risposte positive. Abbiamo cambiato molto e stiamo insistendo ancora per migliorare. A me sono dispiaciuti in modo particolare i punti persi a Bologna. Io ho cercato di compattare i ragazzi viste le difficoltà delle partite. La soddisfazione più bella è la risposta della squadra. Dobbiamo avere la giusta mentalità per fare risultato contro tutti. E' un campionato molto difficile e bisogna stare molto attenti. Dobbiamo tenere sempre alte le antenne. Non possiamo prescindere dall'organizzazione e da una giusta mentalità, se facciamo i passaggetti non ne veniamo fuori. Se giochiamo con intensità e in verticale, allora possiamo anche dare noia. Quello che voglio è arrivare al gol con tutti gli interpreti perché se gli attaccanti si fermano e non segna nessuno, siamo rovinati. Quanto sarebbe importante avere giocatori che conoscono già il mio modo di interpretare il calcio? Questi giocatori sono usciti, tipo Vazquez o Goldaniga, ma non credo che arriveranno. Se il direttore me lo chiedesse, ci penseremo. Adesso però si tratta solo di voci. Il mercato è strano: ci sono sviluppi imprevisti e diversi. Quando hai un calciatore che sa già come lavora il tecnico, l'inserimento a gennaio sarà più veloce. Ma ad oggi non ci sono presupposti per portare a casa questi due calciatori", ha concluso Iachini.