"Sinceramente no, non ci siamo dati un obiettivo da qui alla fine del girone d'andata perché non si può prevedere quello che sarà. Non penso che quelli che hanno fatto sedici punti possano stare tranquilli. Conta essere pronti ad affrontare le situazioni e le difficoltà di questo campionato. Dobbiamo avere gli strumenti giusti, poi si vede". Lo ha detto Aurelio Andreazzoli, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Torino di Ivan Juric, in programma sabato sera fra le mura dello Stadio "Olimpico - Grande Torino".
TORINO-EMPOLI
Empoli, Andreazzoli: “Baldanzi ok, tutto su Caputo. Il Torino deve preoccuparsi”
SUL TORINO - "Il Torino gioca in maniera diversa rispetto alle altre, ti pone il quesito di come contrapporti. Sono d'accordo che sia una squadra di qualità, sono ben guidati ed è un gruppo che si conosce bene. Dovremo essere bravi a contrapporci in maniera diversa per quanto riguarda la fase di non possesso, ad esempio. Se saremo bravi a fare quello che vorremmo, penso che il Torino dovrà preoccuparsi. Se siamo superficiali la pagheremo cara. Il pareggio di Lecce? Abbiamo parlato del freno a mano tirato. Quando abbiamo sciolto le briglie il cavallo è andato. D'altronde il cavallo deve andare come il fantino vuole, è quella l'idea", ha proseguito il tecnico del Torino.
SU BALDANZI E CAPUTO -"Come stanno Baldanzi e Caputo? Kovalenko non ci sarà, si è allenato ma non lo convoco perché non voglio rischiare. Caputo non è disponibile, sembra che la situazione sia lieve ma deve fare ulteriori accertamenti. Baldanzi invece si è allenato bene come preventivato. Quindi è un piacere riaverlo. Schierare Maldini, Baldanzi o Gyasi al posto di Caputo? Sì, ci ho pensato. Penso sempre a tutte le possibili soluzioni, cercando di usufruire le caratteristiche dei ragazzi per rendere intraprendente ed equilibrata la squadra. Non è detto che la scelta che faremo domani sia unica, le gare possono cambiare totalmente in corso d'opera".
SU CAPRILE -"Se Caprile avrà occasione per mettersi in mostra? Io spesso faccio formazioni diverse, può riguardare anche il portiere. Ma in questo caso mi affido a Sicignano, con cui condivido la scelta. Sta crescendo, lo noto, in passato lo notavo un pochino meno, mentre ora sta emergendo. Non abbiamo gerarchie ben precise. Se noi abbiamo fatto il secondo tempo che abbiamo fatto lunedì è perché, pur essendo andati sotto in una partita delicata e in cui non stavamo giocando benissimo, il pubblico ci è sempre stato vicino. Avere un ambiente ostile sarebbe stata una mazzata, quindi voglio ringraziare il pubblico che ci ha sostenuto fino alla fine. Qui viviamo in un'isola felice, andiamo a passeggio per la città senza che nessuno ti rompa le scatole, ed è una cosa da evidenziare perché non succede da tutte le parti".
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