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Caso Balotelli, l’assist a SuperMario arriva dai bambini di Crotone: “Razzismo? Sono gelosi di te”. La lettera…

I bambini dell'Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Crotone hanno scritto una lettera a Mario Balotelli per mostrargli il loro sostegno a seguito degli episodi di razzismo

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Una lettera a Mario Balotelli.

L'attaccante del Brescia, nelle corso del match contro l'HellasVerona valido per l'undicesima giornata del campionato di Serie A, è stato vittima di alcuni insulti razzisti. L'episodio e la reazione dell'ex Milan sono finiti al centro di un dibattito nazionale, che va avanti ormai da settimane. In tanti, interrogati sulla questione, hanno commentato l’episodio esprimendo la propria opinione, per lo più schierandosi in difesa del giocatore.

Esponenti del mondo del calcio, ma non solo. Nelle scorse ore, a dire la loro sul razzismo negli stadi e, in particolare, sul caso Balotelli, sono stati dei giovanissimi sostenitori dell'attaccante. Sono gli allievi della classe 1ª C dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, le cui riflessioni sono state raccolte dalla loro professoressa di italiano in una emozionante lettera a cuore aperto indirizzata al giocatore del Brescia. Di seguito il testo integrale.

"Caro Mario, le offese e i cori vergognosi ricevuti da te nelle scorse settimane, ci hanno fatto riflettere molto. Così, dopo averne discusso in classe e avere stabilito che per tutti noi il sentimento dell’intolleranza dovrebbe sparire, abbiamo deciso di scriverti e dirti ciò che pensiamo. È stato messo in discussione il tuo essere italiano… ma proprio chi ha intonato quei cori razzisti non può definirsi un vero italiano, visto che la nostra Costituzione ha tra i suoi principi fondamentali l’articolo 3 che recita: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Inoltre a nostro parere tu, con la tua simpatia e il tuo essere affettuoso con i compagni di squadra, incarni perfettamente l’essere italiano. Di certo non conta il colore della pelle! È la tua lotta contro il razzismo che ti dichiara vero cittadino italiano. E se fossero stati loro ad essere insultati? Ci chiediamo: ‘Chi ti ha offeso con tale atteggiamento quale insegnamento crede di dare ai propri figli? E che tipo di educazione avrà ricevuto dai propri genitori?’. A noi viene da pensare che in realtà la loro violenza nasconda una debolezza, forse quella di essere gelosi di te che sei un vero campione! Hanno fatto di tutto per farti provare vergogna, ma la vera vergogna sono loro. Vorremmo farti sapere che noi lotteremo con te contro ogni forma di razzismo, dunque non lasciarti abbattere perché non sarai solo. Rimani te stesso e affronta tutto e tutti a testa alta. Ti rendi conto di quanto è figo essere diversi e quindi unici? Noi in classe siamo in 23, tutti diversi gli uni dagli altri per i nostri caratteri e le nostre facce, ma tutti uguali per i diritti! La tua forza ed il tuo valore li dimostri in campo e per noi vali di più di ciò che credi, dunque non sottovalutarti mai. Vogliamo salutarti con un motto scout: ‘Siamo dello stesso sangue fratellino tu ed io’. Un caloroso abbraccio dalla 1ª C dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Crotone".