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Chievo Verona, lo sfogo di Campedelli: “Otto mesi d’inferno, io trattato come un appestato”. E su Ventura…

Luca Campedelli

La verità del presidente del Chievo Verona: "Le plusvalenze erano legittime e non contestabili, i bilanci corretti. Non erano fittizie"

Mediagol7

E' un momento tutt'altro che positivo per il Chievo Verona.

Lo scorso settembre il Tribunale Federale Nazionale - sezione Disciplinare - ha accolto il deferimento presentato dal Procuratore federale, sanzionando la società veneta con tre punti di penalizzazione da scontare nella stagione corrente e tre mesi di inibizione al presidente Luca Campedelli per la vicenda relativa alle plusvalenze fittizie.

"Sono otto mesi che buttano fango addosso al mio Chievo. Le istituzioni hanno giocato sporco e in televisione non sento altro che dire che il Chievo è rimasto in Serie A per un cavillo. Non ci sto più: mi trattano come un appestato, non ci dormo la notte - ha dichiarato Campedelli, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' -. Hanno ascoltato Striscia. La Covisoc non mi dice di svalutare i giocatori e infatti non ha fatto una piega e mi ha iscritto alla serie A il 12 luglio. La Federazione ha aperto un’indagine senza avvisare il Chievo. E a noi lo hanno comunicato due mesi dopo".

LA SUA VERITA' - "Le plusvalenze erano legittime e non contestabili come testimonia la sentenza, i bilanci corretti. Non erano fittizie. Nessuna operazione è servita per iscriversi. Tante operazioni col Cesena? Le società amiche ci sono sempre state e sempre ci saranno. Il Milan quante operazioni ha fatto col Genoa? Ai tempi le abbiamo fatte anche noi. Ci sono cicli, hai dei buoni rapporti e porti avanti il tuo mercato sfruttandoli, non è una novità. Non c’è stato molto fair play, le altre società dicevano male di noi. Chi è venuto lo ha fatto con coraggio e lo ringrazio. Qualcuno ha dimostrato sostegno e vicinanza? Non mi ha mai chiamato nessuno. Nessun club, nessun dirigente federale. Anche chi pensavo fosse amico mi ha voltato le spalle. L'unico a farlo è stato il presidente della Federazione scherma. Nasce tutto dalla svalutazione dei giocatori. Il Tribunale ha ritenuto come riferimento indiziario per la sua svalutazione la differenza tra il valore del giocatore rispetto al valore proposto da alcuni siti specializzati. Uno di questi ha poi chiuso immediatamente dopo essere stato coinvolto dalla Procura. Trovo assurdo sanzionare una squadra prendendo come riferimento le valutazioni di un paio di siti internet. Il Chievo porterà questa valutazione nel ricorso al Collegio di garanzia del Coni".

VENTURA -"Ho pensato a Ventura a Milano quando giocavamo col Milan. Ha l’entusiasmo e la voglia di uno di 20 anni. Ha pagato anche troppo per il Mondiale. Vedo come lavora. E con lui siamo d’accordo di costruire qualcosa di importante: è l’uomo giusto per aprire un nuovo ciclo. Anche da parte sua è stata una scelta coraggiosa", ha concluso.