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Scandalo Catania: le intercettazioni in versione integrale, spuntano altre parole in codice

Scandalo Catania: le intercettazioni in versione integrale, spuntano altre parole in codice

L'edizione on-line de La Sicilia rende noto il testo in versione integrale delle intercettazioni telefoniche che hanno incastrato tra gli altri il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, il suo.

Mediagol8

L'edizione on-line de La Sicilia rende noto il testo in versione integrale delle intercettazioni telefoniche che hanno incastrato tra gli altri il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, il suo amministratore delegato, Pablo Cosentino, e il direttore generale Daniele Delli Carri.

Di seguito il contenuto.

"Pulvirenti telefona a Delli Carri per chiedere se ci sono novità e Delli Carri risponde di non averne ancora ma che sta aspettando. Pulvirenti gli chiede di richiamarlo non appena riceverà notizie.

Delli Carri: eh pres lui non mi chiama perchè l'altro è in ritardo era...in ritardo a Roma si si si nel traffico...lo ha incontrato...lo sta incontrando adesso eh!!quindi siamo in ritardo netto...io mi so

andato a mangiare una cosa...

Pulvirenti: ma dove sei Daniele?

D: io ho finito di mangiare adesso

P: ma dove sei?

D: ad Acicastello..

P: ma va be scusa se ti chiamava dove ti doveva chiamare? Fammi capire

D: nooo...lui mi mandava il messaggio di "tutto a posto" io andavo in camera..tornavo indietro..andavo in camera e lo chiamavo..sto aspettando il messaggio suo...mi ha mandato un

messaggio un'ora fa e mi ha detto che era in ritardo "L'UOMO"...e quindi di conseguenza devo aspettare per forza lui...appena finisce mi manda il messaggio "ok" e salgo su..

P: non mi sta piacendo sta cosa..

D: no ma non si preoccupi pres...

P: no no no

D: non si preoccupi...non si preoccupi..

P: ascoltamii...non mi sta piacendo sta cosa..

D: non si preoccupi pres...sifidi...stia tranquillo

P: non c'è di fdarsi...non è problema di fidarsi...non la vedo chiara...c'è qualcosa che mi sfugge..

D: no no pres...mi ha mandato un messaggio "arriva alle otto"...glielo faccio leggere dopo se vuole...arriva perchè era in ritardo era...era in ritardo "l'altro eh"...non il mio amico era in ritardo "l'altro"...che lui ha finito, ha fatto tutto e lo ha aspettato...alle otto è arrivato...aspettiamo che mi chiama...appena mi chiama io la chiamo...la chiamo immediatamente e ci vediamo

P: si Daniele ma non mi sta quadrando sta cosa..

P: non mista quadrando

D: non si preoccupi pres..

P: no no non è no mi preoccupo...invece mi preoccupo...non mi sta quadrando...non mi quadra...non mi sta quadrando..

D: vediamo quando mi chiama pres...quando mi chiama le dico...cioè io non sto a chiamarlo perchè non mi piace chiamarlo...io aspetto lui...e basta...io appena mi chiama la chiamo

immediatamente..

P: cioè che cosa cambia se lo chiami tu o ti chiama lui?

D: perchè aspetto che finisce...aspetto che finisce...lui mi ha mandato un messaggio... "è in ritardo arriva alle otto" e io gli ho scritto...perfetto...io aspetto sempre che mi chiama lui..

P: poco fa tu non mel o hai detto questo Daniele!!

D: eh...no però quando io sono uscito alle sette e mezza lui mi aveva chiamato...alle sette e un quarto mi aveva scritto questo messaggio e mi ha detto..."è in ritardo arriva alle otto"...ok va bene

stop finito...perchè stava in ritardo lui per arrivare a Roma eh..e basta! Non si preoccupi io...appena mi chiama io la chiamo immediatamente..

P: no Daniele...noi dobbiamoooo...

D: io lo posso pure chiamare eh...se poi non mi risponde?

P: non mipiace sta cosa...non mipiace..

D: stia tranquillo...stia...

P: no no non è come dici tu...non è di stare tranquillo..

D: noo vedrà...non si preoccupi..

P: ascoltami..

D: mi ascolti a me...non si preoccupi...

P: va bene...voglio vedere quando mi chiami Daniele...io stasera sta cosa...cioè...guarda che...

D: io ho capito...ho capito..

P: va bene chiamami chiamami dai ciao..

Calaiò e il "treno di venerdì"

Progressivo n. 1626 del 18.4.2015 ore 18.50.54 (all. n. 80). Prima della gara con il Latina

Delli Carri: eh

Pulvirenti: Daniele ma che stai combinando scusa non ho capito?

Delli Carri: e sto ancora qua...sto con lui

Pulvirenti: e che ci vuole? dice...

Delli Carri: e no ma che c'entra Pres poi le spiego...è apposto...è apposto...è apposto...poi le dico come è apposto

Pulvirenti: ma...il discorso che abbiamo fatto stamattina? com'è?

Delli Carri: è apposto!!è apposto!!

Pulvirenti: e Calaiò?

Delli Carri: Calaiò viene in panchina..

Pulvirenti: quindi ci sono tutti e due?

Delli Carri: ci sono tutti per la prossima domenica ci sono ci sono tutti e due

Pulvirenti: mi chiami?

Delli Carri: si... stiamo lavorando su un treno di venerdì...(n.d.r. Catania-Ternana di venerdì 24 aprile)

Pulvirenti: si si va be...ciao

"Lina" e "la straniera Jessica"

Nel corso del pomeriggio, PULVIRENTI, DELLI CARRI e DI LUZIO, secondo il consueto sistema a catena, sollecitavano insistentemente ARBOTTI al fine di ottenere la risposta definitiva riguardo ai nominativi dei calciatori della Ternana ‘avvicinati’.

Finalmente, alle ore 19:25, ARBOTTI contattava DI LUZIO da una cabina telefonica e gli comunicava i nomi di due “ragazze” che avrebbero partecipato alla “festa” di venerdì sera chiamandole con gli appellativi di “Lina” e della “straniera Jessica”.

Immediatamente dopo, DI LUZIO telefonava a DELLI CARRI e, con il solito codice, gli indicava i numeri di maglia dei giocatori: “questi partono con il treno delle 2 e 13”.

I suddetti calciatori venivano identificati, pertanto, in FAZIO Pasquale Daniele (alias Lina), che indossava la maglia n. 13 della Ternana, ed in JANSE Jens (alias Jessica), che indossava la maglia n. 2 della Ternana. Successivamente, DELLI CARRI esprimeva qualche perplessità in merito all’impiego di JANSE Jens che avrebbe potuto non essere titolare, ma ARBOTTI, dopo l’usuale giro di telefonate, forniva rassicurazioni in tal senso.

Progressivo n. 344 del 23.4.2015 ore 18.21.08 (all. n. 145)

Di Luzio tenta di contattare Arbotti.

Progressivo n. 346 del 23.4.2015 ore 18.32.31 (all. n. 145)

Di Luzio tenta di contattare Arbotti.

Progressivo n. 1993 del 23.4.2015 ore 18.58.13 (all. n. 146)

Pulvirenti chiede a Delli Carri se ci sono novità. Delli Carri riferisce di non avere ancora nessuna novità e dice di aspettare che lo chiamano. Delli Carri dice a Pulvirenti che manderà un "Ok" appena saprà qualcosa.

Progressivo n. 347 del 23.4.2015 ore 19.01.33 (all. n. 145)

Delli Carri manda sms a Di Luzio: “Mi sta pressando”

Progressivo n. 348 del 23.4.2015 ore 19.01.50 (all. n. 145)

Di Luzio tenta di contattare Arbotti.

Progressivo n. 349 del 23.4.2015 ore 19.18.48 (all. n. 145)

Di Luzio tenta di contattare Arbotti.

Progressivo n. 70 del 23.4.2015 ore 19.25.44 (all. n. 147)

Fernando Arbotti chiama Piero Di Luzio da una cabina telefonica.

Di Luzio: Pronto

Arbotti: Come siamo messi?

Di Luzio: e e mi stanno uccidendo...

Arbotti: senti un attimo...allora io ti confermo che vengo...

Di Luzio: ah ah...

Arbotti: con con...con quel paio di amici...però giustamente mi chiedevano...se quelle due tue

amiche...insomma ci stanno per la serata...se no dice che...almeno veniamo...

Di Luzio: ma va bene la festa è piena di donne...la festa la festa è piene di donne...

Arbotti: e si...si e...

Di Luzio: non ci stanno...non ci stanno problemi...se no altrimenti amichetti mia manco vengono...quellisi vogliono divertire...e il problema

Arbotti: si ricordava la precedente diceva...se riesce ad invitare Lina e Jessica quelle due che ti avevo accennato l'altra volta... (n.d.r. FAZIO Pasquale Daniele e JANSE Jens)

Di Luzio: ah Lina e Jessica si si...

Arbotti: sarebbe l'ideale...tutte e due...

Di Luzio: ma Jessica che è straniera...Jessica...

Arbotti: e si quella...cosa era Slovacca quella ragazza che avevi portato?

Di Luzio: e si si...io me la ricordo vagamente

Arbotti: e be... stava con quell'amico tuo...quello alto lì...quello grosso...come si chiama...

Di Luzio: si si si...ho capito ho capito

Arbotti: eh...

Di Luzio: Lina me la ricordo bene...

Arbotti: e va bene Lina ne avevamo anche discusso...Lina è tanta roba insomma...

Di Luzio: si tanta...

Arbotti: Lina...Lina ci facciamo affidamento insomma abbastanza...

Di Luzio: eh...va bene...

Arbotti: va bene...

Di Luzio: ok allora...allora confermo agli amici a posto le ragazze che ho io

Arbotti: va bene...e si si e poi quando...insomma poi ci vediamo li

Di Luzio: ok...ti ringrazio...

Arbotti: ok...statti bene.

Progressivo n. 351 del 23.4.2015 ore 19.30.34 (all. n. 148)

Piero Di Luzio chiama Daniele Delli Carri.

Delli Carri: Eccomi...

Di Luzio: ohi..

Delli Carri: oh...eh...

Di Luzio: senti...allora mi fai gli accrediti per quegli amici?...quelli che non so...se sono tre o quattro...tu tieni quattro cinque...perchè non so se vengono...

Delli Carri: si

Di Luzio: e mandani qualcuno a prenderli alla stazione...questi...e...partono con il treno delle 2 e 13 (n.d.r. i calciatori della Ternana n. 2 JANSE Jens e n. 13 FAZIO Pasquale Daniele)

Delli Carri: delle 2 e 13 partono?

Di Luzio: si...si

Delli Carri: va bene...

Di Luzio: mandami qualcuno...trattameli bene che sono amici bravi...

Delli Carri: si si...non ti preoccupare...non ti preoccupare...

Di Luzio: va bene...ok...

Delli Carri: va bene...ok...

Di Luzio: ciao...

Di Luzio: tutto a posto...e però mi diceva quell'amico...che gli piaceva...che gli piaceva l'olandese... (n.d.r. JANSE Jens, nato a Venlo in Olanda)

Arbotti: eh eh eh...si

Di Luzio: la biondina...mi diceva che quella dice... mi sa che non viene? (n.d.r. non gioca)

Arbotti: no no....eh eh eh...diciamo invece...so che...diciamo nell'ultimo casting è stata scelta...proprio

diciamo...eh...

Di Luzio: e... mi chiedeva la certezza.... perchè dice sai io porto gli amici miei...le cose...quella a me piace...so che è così...

Arbotti: diciamo che...

Di Luzio: chiedi conferma ..perchè...

Arbotti: no...diciamo...e c'è un discorso di diciamo era in competizione con un'altra...però alla fine sembra che l'abbia spuntata...notizie proprio di...brevissimo

Di Luzio: perchè lui dopo quel fatto dell'altra...ha una paura che...

Arbotti: e lo so quando è così...è anche vero...ma sarebbe il secondo...cioè

Di Luzio: eh lo so...ma lo sai come ragionano la eh....

Arbotti: e...ho capito però voglio dire...sai non è che...cioè lì purtroppo e...visto che...insomma eranotanti concorrenti...alla fine non ho proprio una certezza assoluta su tutti...quindi...però diciamo che con buon margine di certezza...insomma la cosa c'è...dovrebbe esserci diciamo...ci dovrebbe stare...

Di Luzio: eh...perchè lui ha paura di quello...che poi invece di due ragazze ne viene una solo...loro vengono in quattro...la festa siamo tutti uomini...non ci stanno le donne...queste cose da

bambini...che hai capito...che..si preoccupa di quello....

Arbotti: no no...poi...diciamo che...tu sai che in queste cose qui…hai visto insomma...anche...nell'altra

occasione sembrava pure sicura e poi...però qui...

Di Luzio: eh...ma io proprio in virtù di questa cosa passata...che sta agitato capito?

Arbotti: e si tu...però stamattina io ho saputo...che insomma c'era...era proprio all'ultimo...era era previsto

Di Luzio: va bene...

Arbotti: poi se non è così...magari arriverà più tardi...insomma non è un problema insomma...dai non...comunque comunque tutto a posto...(n.d.r. entra in sostituzione di un altro giocatore)

Di Luzio: va bene...

Arbotti: poi sai era anche disponibile...quindi poi tu devi andare su quelli che...che sono disponibili...non è che voglio dire...cioè...puoi fare le cose...insomma...senza fare i conti...

Di Luzio: si si...no no...ma per il fatto che gli ho detto così...si è agitato perchè ha paura che succede una cosa come l'ultima festa eh...capito...?

Arbotti: eh...ma l'ultima festa avevamo una certezza sola...

Di Luzio: eh lo so ...per quello...e per quello che lui si preoccupa...

Arbotti: eh capito... ma su due voglio dire... c'è comunque si lavora in strategia di coppia diciamo

capito...tranquillo... anche se ti ripeto diciamo...l'ultimissima eh...

Di Luzio: no perchè poi ti fanno un discorso pure di quelle che sono le spese e tutto quanto...capito?....edicono allora poi ti riducono le spese

Arbotti: eh...va bene....no no non scherza...non scherzassero...

Arbotti: eh no... parlaci tu allora eh...

Arbotti: e va bene poi ci parlo io...se no...poi sai ...quando...

Di Luzio: no...perchè quando stavamo li questo l'ha detto...lui eh...l'altra volta...

Arbotti: si si...no insomma ...con me è stato tranquillo li...

Di Luzio: allora io...allora io faccio presente questo che in caso vi sentite voi...

Arbotti: e un discorso obiettivo...dici... qua purtroppo ...io ho dovuto...anzi.... ti dico di più io ho dovutoscegliere tra lui ed un altro e perchè da quello che ho saputo insomma...c'era la possibilità che leipartecipava di più...

Di Luzio: io faccio presente questo...

Arbotti: qui glielo devi dire...perchè io ero in ballottaggio...te l’ho detto...però l'altro ha meno chances...capito...

Di Luzio: io ti dico questo perchè mi trovavo alla festa l'ultima volta ...e mi è stato detto proprio...seporti una ragazza...le spese sono diverse...

Arbotti: si...no...ma ti spiego...diciamo nel casting di quattro...eh...considerato poi anche il budget...io ho dovuto prendere tra i sicuri...il migliore...e tra i probabili dal mio punto di vista il

migliore avendo dovuto scartare pure uno...hai capito?

Di Luzio: Michi...io non ho nessun problema...perchè le cose sono a titolo di cortesia...

Arbotti: si si ...no...ma

Di Luzio: perchè siccome mi sono trovato l'ultima festa...è mi ha detto questo...

Arbotti: e va bene poi ci parlo io...però è chiaro li l'impegno c'è...poi magari come credo insomma non ci. sarà il problema...

Di Luzio: no io lo dico subito perchè...non mi voglio trovare tra due fuochi...perchè non c'entro proprioniente...

Arbotti: no...ma anche nella precedente occasione ancora...pure è andata così...cioè...voglio dire uno hapartecipato diciamo al cento per cento...l'altro un po’ meno insomma...però non è stata fatta nessunaosservazione...ancora prima...

Di Luzio: si... però è venuto alla festa capito...

Arbotti: eh va bene ma stava...no no...non era…diciamo a parti...è arrivato dopo...c'è stava alla festa madiciamo è quando è quando...a festa in corso si è presentata capito...

Di Luzio: va bene...si si...io lo dico solo perchè solo perchè esclusivamente...

Arbotti: fagli l'esempio dell'altra...no di questa che dice lui...ma dell'altra...dove c'era lo stesso discorsoe c'è stato chi ha presentato...chi era presente dall'inizio e chi si è arrivato strada facendo insomma...

Di Luzio: va bene...va bene...

Arbotti: va bene...

Di Luzio: io...io so tutto...le... incomp.... che quell'altra...

Arbotti: poi ci parlo io non ti preoccupare...sereno...

Di Luzio: si...si appunto...io dico solo perché mi ci sono trovato...

Arbotti: va bene...apposto...

Di Luzio: visto che collaboriamo...

Arbotti: digli che è tutto a posto...ok

Di Luzio: ok...ci aggiorniamo...ciao michi.

Dopo la partita: "Queste mica so' puttane"

In data 25 aprile continuavano le conversazioni telefoniche tra DELLI CARRI, DI LUZIO ed ARBOTTI in merito alle prestazioni dei calciatori della Ternana JANSE e FAZIO nel corso dell’incontro del giorno precedente ed alla circostanza che FAZIO aveva risposto negativamente alla domanda del PULVIRENTI che sostanzialmente gli chiedeva di confermaredi essere stato avvicinato per favorire la squadra siciliana.

In particolare, DELLI CARRI, già nel corso della tarda serata della partita, si accertava con l’attaccante del Catania CALAIO’ Emanuele della circostanza che il presidente PULVIRENTI avesse chiesto conferma della combine pure a lui tra il primo ed il secondo tempo.

DI LUZIO, inoltre, sottolineava al direttore sportivo che in occasione del secondo gol del Catania l’errore compiuto da JANSE era stato evidente.

ARBOTTI, dal canto suo, si adirava moltissimo per queste critiche rivendicando l’ efficacia del proprio operato evidenziando che “queste cose sono cose anche difficili!”.

DI LUZIO condivideva tale assunto affermando esemplificativamente: “guardate che queste mica so puttane! eh! non è che stamo a fa’ le sceme che so puttane... so ragazze che vanno corteggiate...”.

Il procuratore sportivo si lamentava anche perché, a suo avviso, non ci si poteva tirare indietro economicamente dopo che erano stati presi precisi impegni con terze persone. Lo stesso affermava di essere disposto a parlarne pure direttamente con PULVIRENTI il quale non avrebbe potuto che condividere le sue argomentazioni alla luce di tutto quello che lui aveva fatto evidenziando il suo operato con la seguente espressione: “ti ho tirato fuori tra virgolette dalla merda!”. L’ARBOTTI infine sottolineava che non si poteva “buttare a mare tutto andando per i cavilli”.

Progressivo n. 1225 del 25.4.2015 ore 00.13.23 (all. n. 163)

Calaiò Emanuele (n.d.r. attaccante del Catania) telefona a Delli Carri Daniele. Delli Carri chiede all'interlocutore se lui (n.d.r. Pulvirenti) gli sia andato a chiedere tra una cosa ed un'altra. L'interlocutore conferma che la terza persona gliel'ha chiesto alla fine del primo tempo. Delli Carri vorrebbe accennare una cosa a Calaiò per telefono ma chiude dicendogli che l'indomani mattina ne parleranno personalmente.

Progressivo n. 1229 del 25.4.2015 ore 08.51.15 (all. n. 164)

D = DELLI CARRI DANIELE chiama P = DI LUZIO PIERO.

P: pronto!

D: a Piè che è successo?

P: no niente me so svegliato!

D: adesso me so svegliato adesso...

P: eh!!

D: mi sono svegliato adesso perchè mi sono visto la partita ieri sera!

P: eh! io questo te volevo dì! er seco... la ...la ...la fica quella straniera là ...se vai a vedere ...inc... sulla... sulla seconda situazione dai! (n.d.r. il calciatore della Ternana JANSE Jens sul 2° gol delCatania)

D: ...eh! ma quale? quale Piè!

P: e come stava tu... ma stava tutto...

D: ...inc...

P: ehm! Ma e... su a seconda situazione no! ...

D: sì ho capito! ho capito! ho capito! ho capito!

P: ehmbè! lì ha sbagliato tutto oh!

D: ...lo so! lo so!

P: e lì devi fa forza te! ...e quello...

D: ...inc... e secondo te ...inc... so stato a vede le fiche secondo te! che so io qua... che mo’ devo vede come affrontarlo! per dire...

P: perchè questo... se vai a vedere è tranquillo dai!

Scommesse e risultati

Progressivo del 22.4.2015 ore 22.50.16 in entrata sull'utenza di Impellizzeri da quella in uso a Nino (all. n. 334)

N = NINO; G = IMPELLIZZERI GIANLUCA

OMISSIS

G: ...va bene! va bene! va benissimo! non c'è problema ora me la vedo io! ma cose de pa...

N: giusto! perchè questi non sono... ascoltami Gianluca credimi ti fottono solo ì soldi!

G: sì! sì!

N: e di conseguenza ci vadì di mezzo io ci andiamo di mezzo tutti quanti! di conseguenza... perchè questi sono troppo esperti! troppo esperti! cioè vogliono fottere con la minchia degli altri. tu acsoltami a me!

G: lo so! lo so!

N: ecco! ...vogliono fottere... tutto qua! va bene! ne sentemo... senti maa...un bel 1-0 venerdì dopodomani? (n.d.r. venerdì 24 aprile Catania-Ternana)

N: 1-0 no?

G: noo!!

N: no!

G: almeno 2 (due)! (n.d.r. Catania-Ternana è effettivamente terminata 2-0)

N: almeno 2! va bene! pensavo un bel 1-0 va bene! va bene ci sentiamo domani!

G: buonanotte!

N: ti saluto buonanotte! ciao!

La mancata combine di Bologna

Nelle carte della Procura viene segnalata come "estremamente significativa" la segente conversazione "esplicativa anche del ruolo effettivamente ricoperto da COSENTINO Pablo all'interno della consorteria criminale. "Questi, infatti, - scrive la Procura - oltre che essere consapevole e partecipe delle dinamiche del gruppo delinquenziale, come già emerso in precedenti conversazioni, interveniva direttamente nelle scelte e nelle decisioni che di volta in volta venivano prese per il bene e gli obiettivi comuni dell'associazione. DELLI CARRI, poi, parlando con DI LU ZIO, spiegava in particolare che COSENTINO, parlando a tu per tu, gli aveva suggerito di "tenersi buono" ARBOTTI perché avrebbe potuto ritornare utile in futuro per altre partite del Catania e che pertanto avrebbe dovuto negoziare con quest'ultimo il saldo per l'ultimo incontro con la Ternana. COSENTINO inoltre, dopo avere visionato la cifra occorrente per la corruzione di due giocatori del Bologna in vista della partita dell'indomani sera ("i due prospetti"), decideva di non procedere.

L'associazione malavitosa per l'incontro Bologna-Catania del 27 aprile 2015 preferiva soprassedere per le seguenti ragioni:

1) PU LVIRENTI si era allarmato a seguito delle notizie giornalistiche relative ai sospetti sulle cinque vittorie consecutive del Catania;

2) le somme occorrenti per 'garantirsi' le prestazioni calcistiche dei giocatori del Bologna, stante gli ingaggi consistenti che gli stessi percepivano, erano più alte rispetto a quelle erogate negli incontri precedenti;

3) PU LVIRENTI e COSENTINO avevano intenzione di testare la forza reale della squadra etnea non affidandosi questa volta al 'contributo' di ARBOTTI verso il quale nutrivano dei sospetti.

Conseguentemente, la decisione di sospendere l'attività delinquenziale in occasione di tale incontro veniva comunicata a tutti gli altri componenti del gruppo: DI LUZIO, MILOZZI,

ARBOTTI ed IMPELLIZZERI.

Progressivo n. 1455 del 26.4.2015 ore 23.11.10 (all. n. 184)

Di Luzio manda sms a Delli Carri: "novità?"

Progressivo n. 1456 del 26.4.2015 ore 23.30.43 (all. n. 185)

Delli Carri chiama Di Luzio.

Di Luzio: ehi

Delli Carri: ascoltami e fammi parlare solo a me io ho finito adesso...il presidente non è venuto...viene domani...però fammi parlare solo a me eh...ascoltami solamente...eh io di qua...sono stato con Pablo (n.d.r. Cosentino)_finora da quando sono arrivato...non si è staccato un attimo da me...lui vedi quanto è furbo davanti a me...mi dice noi ce lo dobbiamo tenere buono (n.d.r. Arbotti)...va negoziata quella cosa (n.d.r. il pagamento)...ha detto...poi in qualche modo facciamo...non pensiamo a quella di domani assolutamente (n.d.r. Bologna-Catania) però va negoziata perchè va tenuto buono lui...per il futuro capito? questo è quanto...però siccome domani aspetto I'altro (n.d.r. Pulvirenti) voglio vedere che mi dice capito? però questa è out...io gli ho fatto i due prospetti (n.d.r. la cifra occorrente per due calciatori del Bologna) e lui ha detto...

Di Luzio: nessuno dei due?

lli Carri: no...se era I'ultima si

Luzio: a vabbe

Delli Carri: hai capito?

DI Luzio: e vabbe se inciampi sò cazzi però!

Delli Carri: e lo so...lo so lo so

Il tentativo di "comprare" l'ultima partita

Le indagini della Procura e della Polizia di Catania seguono l'evolversi della situazione e scoprono che "al termine dell'incontro col Brescia che vedeva il Catania soccombere con il risultato di 4-1 (all. n. 296), PULVIRENTI, allarmato per il risultato negativo ed in considerazione del fatto che la sua squadra rischiava di dover disputare i play out per non retrocedere nella serie inferiore, dava immediatamente l'input a DELLI CARRI di riprendere l'attività criminosa. DELLI CARRI, pertanto, rassicurava il presidente dicendo che avrebbe incontrato personalmente ARBOTTI al fine di definire le possiblità di alterare il risultato della partita Catania-Cittadella del 16 maggio. DELLI CARRI comunicava allora le novità al DI LUZIO, informandolo altresì che si stava occupando da solo, e dunque senza l'intermediazione di ARBOTTI, di frodare anche nell'ultima partita di campionato col Carpi del 22 maggio. Il direttore sportivo del Catania era infatti in contatto con il direttore sportivo della squadra emiliana Cristiano GIUNTOLI verso il quale vantava un favore relativo a degli illeciti sportivi precedenti. Intenzione manifesta del DELLI CARRI, il quale pur avendo un altro anno di contratto non necessariamente sarebbe rimasto nella compagine societaria etnea, era quella di lasciare al termine della stagione la squadra, che in quel momento aveva 48 punti, con altre due vittorie a quota 54 punti.

I propositi criminosi di DELLI CARRI trovavano l'entusiasmo di DI LUZIO, di MILOZZI e di ARBOTTI, il quale tuttavia non era a conoscenza delle 'potenzialità' di DELLI CARRI relativamente alla partita con il Carpi. L'ARBOTTI, in particolare, commentando la disfatta del Catania a Brescia, rivendicava apertamente i propri precedenti meriti delinquenziali: "senza san Michele l'azienda era bella che spacciata! (...) se gli volessero fare una bella statua a san Michele! (...) noi abbiamo preso un'azienda fallita decotta cioè con una marea di debiti e l'abbiamo tirata su! Cioè portata quasi...(n.d.r. ai play off).

Progressivo n. 986 del 9.5.2015 18.19.03 (all. n. 297)

Pulvirenti Antonino telefona a Delli Carri Daniele. I due parlano della sconfitta del Catania a Brescia.

Trascrizione integrale dalle 18:22:50

Pulvirenti: Tu hai intenzione di parlare?

Delli Carri: Parlare... con la squadra?

Pulvirenti: no... con quello...

Delli Carri: eh...eh...è quello che le dicevo io...voglio provare personalmente a vedere che mi dice...faccia a faccia...vediamo un po'...

Pulvirenti: quando ti vedi?

Delli Carri: lunedì pure... lunedì...domani vado a vedere il Foggia...vado a vedere...

Omissis...

Trascrizione integrale dalle 18:25:19

Delli Carri: comunque io lunedì volevo vedere un attimo lui... lunedì...mo' lo chiamo più tardi...gli dico lunedì ci incontriamo... vediamo un po'...incomp...

Pulvirenti: e si...però è il caso...che...che ne so Daniele...

Delli Carri: che affondiamo il colpo...

Pulvirenti: da questa merda dai... no ora la partita...

Delli Carri: insisto... insisto... insisto...insisto...

Pulvirenti: abbiamo una partita di merda... domenica... sabato... (n.d.r. Catania-Cittadella sabato magia)

Delli Carri: si lo so... lo so... lo so...lo so...va bene poi tanto le faccio sapere...faccio sapere tanto... lunedì lo incontro...

Pulvirenti: ma tu che cosa pensi?

Delli Carri: no per me ci dobbiamo togliere dai coglioni... subito... eh... cosa penso mo' lo dirà lui...mo' lo incontro personalmente e mi faccio dire un po'... e poi le so dare una risposta...

Pulvirenti: ma lui ti aveva detto... che cosa ti aveva detto lui prima?

Delli Carri: si... che non era un problema...mi aveva detto... però mo' lo devo incontrare personalmente... me lo faccia incontrare personalmente senza stare a parlare troppo... che poi le dico per bene...

Pulvirenti: ok...

Delli Carri: va bene...

omissis...

Il "benservito" a Delli Carri, bravo solo a comprare le partite

Nella sua relazione, la Procura sottolinea come i massimi dirigenti del Catania, ovvero Pulvirenti e Cosentino, una volta acquisita la salvezza "si proclamavano d'accordo nel volersi sbarazzare nella prossima stagione di DELLI CARRI, criticato per la sua incapacità professionale, dovuta ad una scarsa vicinanza alla squadra, ma in cui riconoscevano il contributo determinante nell'alterare gli incontri di calcio. Proprio per questa sua attitudine delinquenziale, i massimi vertici della società catanese intendevano sfruttarne le doti fino all'ultima partita di campionato.

Progressivo n. 1004 del 9.5.2015 ore 22.17.49 (all. n. 303)

Pulvirenti chiama Pablo Cosentino.

Omissis...

Integrale da 22.17.58 a 22.20.00

C: si

P: pronto

C: Sì

P: chi sei

C: che vuoi?

P: ma io sono incazzato anche con il "pipi"! (n.d.r. "il pipistrello" soprannome usato da PU LVIRENTI e COSENTINO per indicare DELLI CARRI)

C: come

P: io sono incazzato con il pipi io non lo voglio più l'anno prossimo al pipi te lo dico prima ...

C: ma è una mia deduzione è una mia deduzione

P: si si... queste minchia di mare io non lì voglio a mezzo ì piedi che cazzo

C: già ne avevamo parlato

P: che cosa mi serve a me il pipì cioè lui ai ragazzi ora mi sono incazzato negli spogliatoi ti devi incazzare prima no dopo dopo che cazzo t'incazzi a fare mi sono incazzato mi sono ìncaz... ma che significa tu devi seguire la squadra tutta la settimana non ti accorgi che i ragazzi non (incomp..) cioè che cazzo fai, messo là che minchia fai, che cosa fai messo là, l'allenatore? non mi ascolta non mi... e allora

C: no non ci ha senso già ne abbiamo parlato no?

P: cioè arrivare sempre dopo negli esposti... sempre dopo nelle dec... sempre un 'altro così senza senza se senza senso senza motivo senza niente e... non lo voglio Pablo se ne deve andare fuori dai coglioni anche lui eh

C: già ne abbiamo parlato o no?

P: si ne abbiamo parlato ma deve andare fuori dai coglioni perchè non

C: tu mi hai detto l'altro giorno aspetta aspetta, tu mi hai detto l'altro giorno no perchè lo possiamo anche lasciare al pipì, io ho detto no no no perchè facciamo confusione, non possiamo accoppiare le persone eh, quando una persona non serve dobbiamo prendere una nel suo ruolo non è che possiamo cominciare ad accoppiare prendere uno l'altro siamo e prendiamo dieci

P: no cipoteva dare una mano solo per una cosa no?

C: mmh

P: perché là ci poteva dare una mano

C: e va bene allora è escluso... il discorso è solo per quello!!!"