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Nuovo terremoto in casa Catania, Maugeri lascia la SIGI: “Situazione drammatica”

Catania

Un socio della Sigi, gruppo che ha rilevato il club rossazzurro, ha annunciato la volontà di lasciare la società

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Nuovo terremoto in casa Sigi, già alle prese con l'allarme stipendi e costretta a rispettare la scadenza fissata per il termine di questa settimana.

Il Ceo di Ecogruppo Italia e socio della cordata di imprenditori che ha rilevato il pacchetto azionario del Calcio Catania, Angelo Maugeri, ha annunciato la volontà di chiudere la sua esperienza all’interno di Sigi prendendo le distanze dagli altri soci. Maugeri ha fatto inoltre il punto sull'attuale situazione finanziaria della società calcistica etnea.

“Ecogruppo Italia - dice Maugeri, come riportato da "LaSiciliaweb" - è forse l’unico socio di Sigi ad avere versato interamente, addirittura di più di quanto dovuto, tanto da avere interamente liberato la propria quota parte di capitale sociale aumentato, in guisa che, se tutti gli altri si adeguassero, la Sigi ed il Calcio Catania non avrebbero più alcun problema finanziario”.

“Alle mie sempre più pressanti richieste di chiarimenti riguardo a vicende di grande rilevanza, in ogni campo – aggiunge Maugeri –  si è risposto con un infastidito silenzio. Ecco perché in ultimo sono stato costretto a chiedere a mezzo pec del mio legale che venisse fatta finalmente chiarezza su alcuni punti essenziali, e non solo per i soci ma anche e soprattutto l’intera piazza”.

"Ad oggi - prosegue Maugeri - nonostante si sia tenuta pochi giorni fa l’assemblea dei soci, non ho ricevuto risposta alcuna. Ho deciso con grande sofferenza di rendere pubblico il mio disagio e di prendere definitivamente le distanze dalla Sigi, dalla quale, stando così le cose, sto attivando le procedure di legge per ‘uscirne’. E tuttavia la drammatica situazione in cui la società continua a versare, in mancanza di soluzioni credibili e rispettose della legge, e onde evitare indebite pressioni esterne ed interne, o peggio cedere a soluzioni tampone che potrebbero rappresentare ipotesi di illecito, ritengo, pur con tutto il dispiacere possibile, che chi di dovere debba trarre le più dolorose ma sensate conclusioni ed attivarsi come previsto dalla legge in prospettica presenza di una strutturale incapacità finanziaria a proseguire nella gestione del Calcio Catania”.

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