Terza vittoria stagionale per un Catania poco spettacolare, ma bravo a sfruttare gli episodi e rimanere concentrato sul pezzo per tutti i novanta minuti davanti alla capolista del campionato. Un successo che non deve far pensare che i problemi siano alle spalle, anzi, ma che sicuramente potrebbe rappresentare un punto di partenzaimportante per un nuovo inizio. Autostima, fiducia e positività. Questo deve regalare la partita contro il Lecce, in attesa adesso delle conferme.
catania
Catania-Lecce 2-0: episodi scintillanti…
Il Catania si impone sul Lecce e trova ossigeno puro per dare una scossa importante alla stagione
Una prestazione gagliarda dunque, con la giusta intensità e senza cali di concentrazione. Questo aveva chiesto mister Rigoli e la risposta in campo è stata evidente. In fase di non possesso la squadra si è mossa bene concedendo poche chance ai giallorossi grazie anche all'intuizione del tecnico di schierare Di Cecco da terzino destro per arginare l'esplosività di Torromino. Bene anche il centrocampo che ha fatto da schermo protettivo, e nelle poche occasioni create dagli ospiti a essere determinante è stato ancora una volta Pisseri, sicuramente uno dei migliori (se non il migliore) portiere della Lega Pro.
Tutto rose e fiori? Assolutamente no. Purtroppo la fase offensiva è ancora troppo improvvisata , basata sulle giocate dei singoli. Non pervenuto Calil, è stato Di Grazia a sobbarcarsi il peso del reparto, però solamente a fasi alterne, con Mazzarani ancora lontano dalla migliore condizione. La vittoria non deve ingannare. C'è ancora tanto da lavorare. Il potenziale offensivo dell'organico rossazzurro è incredibile, ma non risponde in maniera consona lasciando inevitabilmente aperta la porta al mercato di gennaio.
Nove punti nelle ultime cinque gare fanno prendere ossigeno agli etnei che adesso però sono attesi alla prova del nove contro la Paganese. Sarebbe un errore mortale, infatti, entusiasmarsi come avvenuto dopo il successo nel derby col Mssina, salvo poi ricadere nella depressione dopo il pari di Melfi. La gara con il Lecce può rappresentare la scintilla, novanta minuti in cui gli episodi hanno aperto la strada al trionfo, ma questa scintilla deve essere alimentata dal lavoro e dalla consapevolezza dei problemi sui cu intervenire. Lo sa Pino Rigoli, ma come sempre sarà il campo a dare il responso definitivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA