Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

KING CLAUDIO A CAGLIARI

Cagliari, Ranieri: “Qui chiudo cerchio, io coach moderno. Riva in finale playoff…”

Cagliari
Claudio Ranieri racconta l'eterna storia d'amore con il Cagliari, prossimo avversario del Palermo di Corini in Coppa Italia. Match tra sradi e rosanero in programma sabato 12 agosto all'Unipol Domus Arena
⚽️

Stile, eleganza, competenza. Innato carisma ed un background professionale di assoluto prestigio su scala mondiale. Claudio Ranieri ha collezionato consensi, trofei ed imprese sportive che resteranno nella storia. Tecnico illuminato e pluridecorato che si è seduto sulle panchine di Juventus, Fiorentina, Inter, Roma, Valencia, Chelsea, solo per citarne alcune. La vittoria della Premier League con la cenerentola Leicester resterà perla indelebile nella sua fulgida parabola professionale. Un unicum nel panorama del calcio moderno, impossibile, o quasi, da emulare. L'allenatore del Cagliari, prossimo avversario del Palermo di Corini nel match dei trentaduesimi di finale di Coppa Italia in programma sabto 12 agosto all'Unipol Domus Arena, ha concesso un'interessante intervista al quotidiano "La Repubblica".

CERCHIO SI CHIUDE A CAGLIARI - "Finché lavoro sono pimpante. Allenare mi tiene giovane, al passo con i tempi. Io cambio come cambia il calcio, mi adeguo, mi aggiorno, non mi sento distante dalle ultime tendenze. Forse la mia forza è proprio il cambiamento. Mi sento un allenatore moderno, un allenatore europeo, e in più ho un’esperienza che la dice lunga e che serve eccome. Per me il calcio è semplice, sono gli allenatori che lo rendono difficile. Il Cagliari è la mia ultima squadra, alla mia età arriverà anche il momento di smettere. Farei un'eccezione solo per una proposta intrigante di una Nazionale, ma preciso che non mi sto candidando per la panchina azzurra dell'Italia. Chiudo a Cagliari, ma non so ancira quando. Magari resisto ancora vent'anni Scherzi a parte, questo è il posto giusto per smettere, mi sento di chiudere finalmente un cerchio. Qui è cominciata la mia carriera, perché quando il Cagliari mi chiamò puntando su un giovane senza esperienza, 35 anni fa, era la scommessa della mia vita. Potevo bruciarmi, all’epoca neanche sapevo se avrei fatto l’allenatore. Cominciammo con l’idea di provare a tornare in B nel giro di un paio di d’anni, invece in quei due anni passammo dalla C alla A. Da allora ho Cagliari dentro".

IL MITO DI RIVA - "Nel mio ritorno in Sardegna - ha dichiarato Ranieri - ha influito molto Gigi Riva. Ha detto delle cose, suo figlio ha continuato a mandarmi messaggi, così ho pensato che non dovevo essere egoista, non pensare a me stesso ma a un popolo che in quel momento era in difficoltà. E allora mi sono buttato a capofitto. Prima che venissi, Riva ha detto una sola cosa: Ranieri è uno di noi. L’ultima volta mi ha chiamato mentre stavamo entrando nello spogliatoio di Bari, la sera della finale play-off e ha detto: dì ai ragazzi che hanno tutto il nostro popolo con loro. È stata come una benedizione".

tutte le notizie di