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Lazaar: “Benevento mi ricorda Palermo. Dimostrerò di essere ancora forte. Benitez, che delusione…”

Lazaar: “Benevento mi ricorda Palermo. Dimostrerò di essere ancora forte. Benitez, che delusione…”

L'intervista all'ex giocatore del Palermo, che dopo l'esperienza poco fortunata al Newcastle è approdato alla corte di Marco Baroni in Serie A.

Mediagol7

"Quando il 31 agosto ho firmato con il Benevento è stata la fine di un incubo".

Lo ha detto Achraf Lazaar, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. L'estate scorsa l'esterno classe '92 ha lasciato Palermo ed il Palermo per trasferirsi al Newcastle per circa quattro milioni di euro. In Inghilterra - però - alla corte di Rafa Benitez, il giocatore non è riuscito a trovare spazio ed a lasciare il segno. Poco più di 365 giorni dopo riecco la Serie A, questa volta con la maglia del Benevento. "Sono tornato per dimostrare a tutti che sono ancora un calciatore forte e non mi sono affatto perso. Lo scriva pure: Lazaar non è diventato scarso in Inghilterra. Io di nuovo al sud? Merito del presidente Vigorito. Mi ha impressionato quando l'ho incontrato insieme al mio agente - ha dichiarato Lazaar -. Ho scoperto un uomo molto ambizioso, ma soprattutto una persona vera che mi ha parlato con sincerità. Non è facile trovare nel calcio dirigenti così. Benevento ha fame di calcio e mi ricorda Palermo. Già la prima settimana in città sono stato travolto dal calore della gente che mi ha riempito di incitamenti e selfie (ride, ndr). Questo attaccamento in Inghilterra non c'è, ne sentivo la mancanza".

Benitez -"In Inghilterra non ho mai giocato e Benitez non mi ha dato in un anno intero una vera spiegazione. Si limitava soltanto a dirmi che ero un giocatore più da Premier o Serie A che da Championship. Peccato che mi aveva voluto lui a tutti i costi. A luglio dell'anno scorso stavo firmando con la Fiorentina: erano già pronti i contratti, quando ha iniziato a martellarmi di telefonate per convincermi ad andare al Newcastle. Peccato che le sue fossero soltanto parole: che delusione... La rabbia per le tante esclusioni l'ho trasformata in carica positiva. Diventa quasi tutto meccanico, forse scontato, da professionisti. In questi mesi senza scendere in campo ho ritrovato il vero gusto di giocare a pallone, quello che si ha da bambini quando sogni di arrivare in Serie A. Adesso sono tornato in Italia, a casa mia e voglio solo continuare a divertirmi", ha concluso l'ex rosanero.