Tutto pronto per Atalanta-Lazio, finale di Coppa Italia.
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Atalanta-Lazio, Gasperini: “Tanta emozione, sarà una finale imprevedibile”. E sul futuro…
Le dichiarazioni del tecnico orobico Gian Piero Gasperini alla vigilia di Atalanta-Lazio, finale di Coppa Italia
Il tecnico orobico Gian Piero Gasperini, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match in programma allo Stadio Olimpico di Roma, ha parlato dell’importante obiettivo raggiunto in questa stagione:
“Sono molto contento di questo obiettivo raggiunto, lo sarò ancora di più se dovessimo vincere la Coppa. Questo non credo sia un merito di una o due persone, lo abbiamo ottenuto tutti quanti insieme. Bergamo, i suoi tifosi, la società, tutti i componenti hanno spinto per arrivare sin qui. È un successo fantastico portare così tanta gente da Roma, in tutte le situazioni e in tutte le condizioni, ora ci sarà la partita. Tutti quanti possono capire l'importanza di questa finale per una società come l'Atalanta. Interpretiamo la gara per quella che è, contro una squadra forte, con un seguito notevole. In questo momento vedo la squadra molto concentrata sulla partita, su quello che dobbiamo fare. La nostra forza è stata quella di isolarci dal contesto esterno. Abbiamo le nostre chance, in campionato abbiamo vinto contro squadre importante, compresa la Lazio. Indubbiamente l’emozione è tanta, soprattutto oggi con il Presidente Mattarella, è stata una grossa emozione. Si sente l'interesse intorno a noi. Mano a mano che si avvicina l'impegno sparisce un po' tutto. Oramai ne abbiamo giocate, anche all'estero, di molto importanti. Sono state esperienze che ci hanno dato personalità. La squadra fa risultati da mesi, le emozioni sono forti ma c'è anche l'obiettivo”.
Una finale, quella che andrà in scena domani sera, senza dubbio atipica, in quanto le due compagini hanno sconfitto le big di questo campionato nel loro percorso:
“La Lazio c'è sempre stata, finora, nelle finali di Coppa Italia. Fatturato? La Juventus negli ultimi anni ha dominato su tutto, Coppa Italia e Serie A. C'è movimento nel calcio italiano, ma c'è molta distanza rispetto al primo posto. Tutte devono, soprattutto le big, cercare di avvicinarsi alla Juventus. Noi... Siamo arrivati quarti due anni fa, la stagione scorsa in Europa, quest'anno combattiamo. I club come l'Atalanta non vengono premiati. Se l'Atalanta si conferma da tanto tempo e con questa continuità, bisogna vedere anche i giocatori dell'Atalanta. Si parla di Ilicic, Zapata, Freuler, altri giocatori nerazzurri. Vorrei capire se in altre squadre possono reggere il confronto oppure no. Io credo di sì, è merito del mio lavoro ma anche dei ragazzi. Il fatto di avere risultati in una società con meno introiti... o siamo dei geni noi oppure da altri sbagliano un pochino. Non è possibile nel lungo periodo. Nei tre anni è eccezionale. Le società virtuose vanno messe in condizione di restare ad alti livelli, è chiaro che a Bergamo c'è una tale maturità e nessuno pensa di poter essere sempre a questi livelli. Nel calcio si può sempre ripartire. In una finale non c'è mai una favorita, specie contro una squadra come la Lazio. Giochiamo a Roma, ma con grande seguito. È una finale imprevedibile, ci stanno i tre risultati. Aver vinto 10 giorni fa qui ci dà la consapevolezza di poter vincere. E la Lazio sa di poter perdere contro di noi”.
L’allenatore, infine, ha parlato del momento che i suoi stanno vivendo in campionato e del suo futuro:
“Per ora l’attenzione è tutta sulla Coppa di domani. Da giovedì penseremo al resto, le cose sono talmente vicine che in qualunque modo non avremo di pensare alla partita di domenica sera. In campionato ci sono talmente pochi punti che in due partite può succedere di tutto. Si può vincere tutto, qualcosa, niente, per squadre che si stanno giocando l'accesso in Champions, in Europa League. Un po' tutte quante stanno pensando a un piano A, B e C, come allenatore. Sono tutte impegnate a vedere cosa succede nelle ultime partite, vale per tutte. Per noi il futuro è la Coppa, poi la Juventus, poi l'ultima partita. È veramente così per tutte. Alla fine si possono fare programmi diversi, la prima persona con cui affronterò l'argomento, anche in base a cosa succederà, sarà con Percassi. Io ho un contratto”.
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