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UEFA, Ceferin: “Il Coronavirus non è l’Apocalisse, non riuscirà a fermare il calcio”

Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, ha commentato il momento che sta vivendo il mondo del calcio durante l'emergenza Coronavirus

Mediagol52

Lo slancio di Aleksander Ceferin.

Mentre l'emergenza Coronavirus continua ad impegnare quotidianamente medici, infermieri e forze dell'ordine, il mondo del calcio sta cercando di riorganizzarsi al fine di riprendere a giocare tutti i campionati interrotti e terminare l'attuale stagione sportiva. Mentre in Italia le varie Leghe e la FIGC faticano a trovare un punto di comune accordo tra di loro e soprattutto nel dialogo con il Governo, negli altri paesi si stanno iniziando a prendere decisioni definitive: in Bundesliga e in Premier League, ad esempio, i giocatori sono già ritornati sul campo di gioco e hanno iniziato le sessioni di allenamento rispettando le misure di sicurezza.

Anche la FIFA e la UEFA si stanno impegnando per sostenere soprattutto economicamente le Federazioni e i club affiliati: la scorsa settimana, il presidente Gianni Infantino aveva annunciato l'inizio del programma Forward 2.0, volto a stanziare fondi a tutte le federazioni gravemente colpito dallo stop dei rispettivi campionati.

Durante la celebrazione del centenario della Federazione slovena, il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha espresso la sua volontà di riprendere tutte le manifestazioni sportive legate al mondo del calcio, ritenuto fondamentale per i cittadini di tutto il mondo. Queste le parole del numero uno della Federazione:

"Il Coronavirus è una cosa terribile, ma non è l'Apocalisse: usciremo dalla crisi. Il danno causato dalla pandemia in tutto il mondo e in tutti i settori della comunità è estremamente duro, ma per superare il peggio di questa crisi, il calcio è necessario perché trasmette positività e porta gioia alla gente. Penso che in alcun modo il Coronavirus fermerà il calcio.  Ci vorrà del tempo, ma i tifosi riempiranno di nuovo gli stadi di emozione e di passione".