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Fallimento Trapani calcio, il sindaco Tranchida: “No a speculatori, noi parte civile. Avviso pubblico? Serviranno garanzie economiche”

Mediagol8

Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.

"Io non posso sostituirmi all'autorità giudiziaria, però da cittadino non riuscirò mai a giustificarmi come per alcune decine di migliaia di euro, si possa andare in sanzioni che poi sono risultate micidiali e determinanti per perdere la Serie B e non posso neanche giustificare (sempre da cittadino, ndr), che rispetto a proposte, pur modeste dal punto di vista finanziario ma autorevoli dal punto di vista della rappresentatività cittadina o da altri imprenditori, chi teneva nell'ultima fase i cordoni dell'argomento, abbia preferito invece trovare l'ennesima "testa di legno". Siccome io non sono autorità giudiziaria, non sono tenuto a dire, ma nessuno mi può vietare di pensare, che un qualcosa nel tempo di precostituito ci sia stato e mi assumo la responsabilità di quanto detto. Ecco perché in premessa ho detto "Per le vicende giudiziarie vecchie", che sono poi tutto sommato recenti, o per quelle che potrebbero venire di nuove, io non accetto più  che avvenga quanto accaduto. Poi rispetto quella che è l'autonomia gestionale, quella che è l'autonomia di un'impresa, perché non giriamoci attorno, il calcio professionistico risponde ormai a logiche imprenditoriali, poi se qualcuno verrà oggi a dirmi che le cose stanno in maniera diversa, non mi mandi Babbo Natale perché a cinquantotto anni non ci credo più. Credo a Babbo Natale ma non alle favole, quindi pur rispettando l'autonomia d'impresa, io credo ci sia altro sotto".