Parola a Francesco Ghirelli.
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Serie C, parla Ghirelli: “Tra il 27-28 novembre vedremo se andare avanti. Rischio default? Rispondo così”
Le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Lega Pro
Diversi sono stati i temi trattati dal presidente della Lega Pro, intervenuto ai microfoni di 'Radio Punto Nuovo', nel corso di 'Punto Nuovo Sport Show': dalla possibilità che il campionato di Serie C si fermi a causa dell'emergenza Coronavirus, al rischio default. Di seguito, le sue dichiarazioni.
"Noi ieri abbiamo varato come direttivo tutte le ipotesi possibili se dovesse verificarsi una situazione più grave. Malgrado le difficoltà, vogliamo andare avanti con la verifica tra il 27-28 novembre. Comprendo il disagio del presidente D'Agostino della Casertana, capisco le difficoltà nell'andare a preparare una partita senza sapere se o quando si gioca", ha spiegato.
ARBITRI E COVID -"Arbitri positivi? Distinguiamo due fasi. Le partite di oggi e domani ci siamo preoccupati che tutti gli arbitri avessero fatto il tampone. Sul passato, i dati verranno comunicati, ma la situazione non sembra essere quella descritta da Il Fatto Quotidiano. Consiglierei a tutti molta prudenza: c'è un'indagine che sta portando avanti Gabriele Gravina. I controlli sugli arbitri è competenza Federcalcio che sta verificando: c'è qualche bizzarro che ha detto che noi avremmo dovuto fare i controlli".
RISCHIO DEFAULT - "Ci hanno tolto bigliettazione e sponsor, compresi quelli che avevano già un contratto. Meglio che stiamo zitti, ci sarebbe solo un enorme grido di dolore. La Premier League ha dato una cifra considerevole, pensando al sistema, con un ruolo di leadership. Come fanno a chiedere di eliminare gli sprechi se siamo quelli della cassa integrazione: vuol dire che gli emolumenti sono a livelli normali. Senza voler fare distinzioni per forza: noi a gennaio rischiamo il collasso. Da febbraio è un anno che non arriva un euro. Riforma con snellimento campionati? L'importante che non si parta dai numeri, unica lega che ha fatto un'autoriforma, da 90 a 60 squadre, ma non abbiamo risolto quasi niente. Bisogna ragionare da sistema", ha concluso Ghirelli.
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