L'ex allenatore di Cosenza, Triestina e Pescara tra le altre, Bepi Pillon ha concesso un'intervista esclusiva alla redazione di TuttoB in vista del prossimo campionato cadetto, che inizierà venerdì 18 agosto con il match tra Bari e Palermo, in programma alle ore 20.30 al San Nicola. Di seguito, le parole del classe 1956:
SERIE B
Serie B, Pillon: “Venezia favorito, Cittadella outsider. Mia su Bari e neopromosse”
Mercato Serie B: “Ménez al Bari è sicuramente un affarone. In primo luogo perché si tratta di un giocatore funzionale al sistema di gioco di Mignani, poi perchè conosce la Serie B e può fare la differenza a occhi chiusi; oltretutto è arrivato a parametro zero”.
Bari senza Cheddira e Caprile: “Sono due ottimi giocatori, che hanno fatto non bene ma benissimo nella passata stagione. Capisco Cheddira, attratto dalle sirene della Serie A, però il Bari perderebbe tanto senza un elemento così formidabile quando si tratta di attaccare la profondità. Già in passato mi aveva favorevolmente impressionato quando militava tra le fila del Mantova, in C; all’epoca io allenavo la Triestina e mi fece anche gol”.
Venezia e Cittadella: “Il Venezia lotterà per vincere, è una squadra da primissimi posti; ha un organico importante e un allenatore molto bravo e preparato; sarà certamente una delle più autorevoli candidate alla promozione. Quanto al Cittadella, parliamo di una realtà consolidata della cadetteria. È una società modello per efficienza e competenza. Inoltre può contare sull’innata capacità del direttore Marchetti di scovare giocatori semisconosciuti dalle categorie inferiori che poi ‘magicamente’ diventano ottimi elementi. Cittadella fa rima con organizzazione, programmazione e cultura del lavoro. Che paga sempre. L’anno scorso hanno avuto qualche difficoltà ma poi ne sono usciti bene, e quest’anno credo che possano ambire a un piazzamento playoff”.
Favorite Serie B: “Innanzitutto le tre retrocesse e, come detto, il Venezia. Senza trascurare Bari e Parma. Con il Cittadella outsider. Sarà un campionato tradizionalmente difficile, con tante squadre importanti. E poi ci sarà sempre la sorpresa, come il Sudtirol dell’anno scorso”.
Neopromosse: “Il Catanzaro ogni anno costruisce ottime squadre e anche la Reggiana si è mossa molto bene. Il Lecco, invece, è indietro e dovrà accelerare per reperire giocatori esperti e di categoria, perché la B è tutta un’altra cosa rispetto alla C”.
Come esce il calcio italiano da questa estate: “Male, siccome tutte gli anni, nonostante i buoni propositi, siamo costretti a fare i conti con situazioni spinose. C’è un regolamento e in quanto tale va rispettato. Servono controlli più capillari da parte della Federcalcio. Detto questo, sono contento per il Lecco, che si è guadagnato sul campo il diritto di disputare la Serie B. Diversamente mi spiace molto per la Reggina; ho allenato per due anni a Reggio Calabria e conosco l’attaccamento viscerale della tifoseria alla squadra. Purtroppo sono cascati male, ora dovranno rifondare tutto e ripartire”.
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