"Cristiano Ronaldo in Italia? La Juve è come se avesse vinto al Superenalotto".
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Vieri a 360°: “Juventus-CR7? Come vincere al Superenalotto. Milan, che colpo Higuain! E l’Inter…”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante: "Tutto il mondo ricomincerà a guardare la Serie A e questo è merito di Cristiano Ronaldo e della Juventus"
Mai banale Christian Vieri. L'ex attaccante fra le altre di Inter, Milan e Juventus è stato intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. Diversi sono stati i temi trattati dal classe '73, che ha detto la sua sul prossimo campionato di Serie A: dall'approdo in Italia del cinque volte Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo, sponda bianconera, alla scelta da parte del Milan di puntare su Gonzalo Higuain. Ma non solo...
JUVENTUS-CR7 -"Sì, un colpo incredibile, i bianconeri hanno preso il top dei top, non ci sono parole. Solo il fatto che Cristiano Ronaldo abbia accettato di venire in Italia fa capire quanto grande sia la Juventus. Sarà più bello da oggi vedere e commentare la Serie A. Tutto il mondo ricomincerà a guardare la Serie A e questo è merito di Cristiano Ronaldo e della Juventus. Piano piano i grandi giocatori ricominciano a guardare con interesse e ambizione in direzione Italia...", sono state le sue parole.
INTER - "Vedo bene bene l'Inter, Luciano Spalletti è un grande, mi piace perché ha sempre il controllo delle sue squadre, dello spogliatoio. L'Inter sta diventando un grande gruppo e ha fatto un buon mercato, il mercato che serve, mosse intelligenti, adatto al pensiero del suo tecnico. E qualcosa arriverà ancora, ne sono certo. I nerazzurri devono stare tutti gli anni in Champions League, non ci sono storie o alternative. La Roma fa fatto acquisti importanti, ha inserito tantissimo talento in rosa".
MILAN -"Che colpo Higuain! I rossoneri avevano bisogno di un attaccante già pronto. Acquisto enorme! C'è poi molta gioventù in rosa, la difesa è praticamente tutta italiana e ha grandi prospettive... Insomma, anche il Milan deve tornare alla svelta a certi livelli, c'è bisogno di avere nuovamente i rossoneri fra le grandi, e non solo a livello nazionale. Il ritorno di Maldini? Notizia meravigliosa! Per i milanisti e per tutto il calcio italiano. E' semplicemente tornato a casa sua. Paolo è una persona perbene, intelligente, capace, con un'esperienza sul campo inarrivabile. Pura follia vederlo fuori dal calcio per tanti anni. Sarà un campionato molto divertente e in particolare si annuncia furibonda la battaglia per la zona Champions", ha proseguito.
SCUDETTO -"Sulla carta analizzi la rosa della Juventus e pensi che sia imbattibile qui da noi. Ci sono 24-25 titolari: Allegri potrebbe schierare una formazione da scudetto e un'altra da zona Champions. La verità è che in giro per il mondo secondo me sono appena tre le squadre che possono ventare una rosa migliore o uguale a quella della Juve: Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. L'anno giusto per la Champions? La Champions si può perdere per un minimo dettaglio anche contro chi sulla carta ti è inferiore. Ciò che conta, però, è che la Juve oggi sia lassù, attrezzata per vedersela con chiunque. La Juve è un gruppo eccezionale, bravo Allegri a tenere tutti sulla corda, è questa la forza del club, da sempre. E Ronaldo, vedrete, farà parte di questo collettivo.Arriva un giocatore fantastico, un professionista serio, un maniaco dell'allenamento a completare una rosa già pazzesca... Non si vincono sette scudetti di fila se non si è un gruppo solido sotto i vari punti di vista".
NAZIONALE -"Assurdo non essere andati al Mondiale. Nell'immaginario di chiunque sono tre le squadre che caratterizzano il torneo più bello in assoluto. Vedi una maglia bianca con un po' di nero e pensi alla Germania, il giallo ti porta subito a Pelé, al Brasile, e l'azzurro è l'Italia: sono queste le tre maglie riconoscibili nel mondo. Poi viene il resto. Andrebbero pesate bene certe responsabilità, e i colpevoli dovrebbero dare le dimissioni, scappare, ad ogni livello".
FUTURO - "Prendere il patentito da allenatore? Sì, devo prenderlo, mi devo organizzare bene, qualche pazzo che crede in me potrei davvero trovarlo in futuro. Se mi vedo più allenatore o dirigente? Ora non so, davvero. Certo, fare l'allenatore è molto dura, è difficile, è un mestiere che ti ammazza mentalmente. Tutti gli allenatori che ho avuto erano esauriti (ride, ndr). A parte gli scherzi, vieni giudicato ogni 90', se fai tre partite in una settimana vieni messo sotto processo senza pause: in un attimo sei scemo o bravo... Vediamo, tanti miei ex compagni stanno allenando, e sono tutti sotto peso. Pippo Inzaghi? Ho visto una sua foto, peserà nove chili...", ha concluso.
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