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CONI, Malagò: “Riduzione ingaggi indispensabile, va fatto un grande lavoro. Riapertura stadi? Ho la mia idea”

Le forti dichiarazioni del presidente del CONI Malagò

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Spero che i tifosi tornino presto allo stadio.

Così il presidente del CONI Giovanni Malagò, intervenuto anche in merito al delicato tema legato alla riapertura degli impianti sportivi al publico. Il numero uno del comitato olimpico nazionale dal 2013 ha chiarito la sua posizione su tale importante questione  ai microfoni di Radio 1 nel corso della trasmissione Radio Anch’Io Sport: “Al Mugello (per la Formula Uno ndr) c’era un pubblico accettabile, esattamente come a Misano (per la MotoGP ndr) e come ci sarà a Imola per i Mondiali di ciclismo. Per gli stadi invece non si è trovata una soluzione tra le istanze legittime e doverose da parte del mondo del calcio e le istituzioni: il nodo ruota attorno alle indicazioni del Cts".

In seconda battuta Malagò ha anche fatto menzione degli ingenti danni subiti dall'intero sistema calcio nel corso degli ultimi mesi: "Nel giro di qualche settimana si pensa di poter ottenere qualcosa a livello economico, ma è difficile fare marketing e sinergia commerciale. I ricavi dei diritti tv non si possono cancellare e questo aggiunge un problema ad un problema. L’eventuale danno economico dei club di vertice per questa vicenda del Covid è stato stimato in 4 miliardi di euro. A cascata, però, si finisce all’associazionismo sportivo, che è la colonna vertebrale del nostro mondo. Si rischia il salto del banco. Per le grandi squadre e soprattutto per le piccole".

Infine il presidente del CONI ha sottolineato ai più la fondamentale importanza del ridimensionamento sia dei cartellini dei giocatori che degli ingaggi di questi stessi, negli ultimi anni cresciuti a dismisura: “Ridimensionamento cartellini e ingaggi? Lo ritengo indispensabile per quella che è la situazione attuale, siamo figli delle dinamiche dei flussi finanziari che ci sono e a questi dobbiamo adattarci nel miglior modo possibile”.