Zamparini: “Palermo a Frank Cascio? Io in contatto con lui, volevo portarmelo in ritiro”

Una settimana dopo il rifiuto dell'offerta ufficiale presentata da Paul Baccaglini (qui i dettagli), Maurizio Zamparini riceve una delegazione della Guardia di Finanza, il cui blitz è avvenuto sia presso la sede del club che in casa sua.

I reati ipotizzati sono quelli di falso in bilancio e riciclaggio. Accuse pesanti che tuttavia non spaventano più di tanto il proprietario della società di viale del Fante, il quale più volte ha sottolineato la genuinità dei conti della sua squadra.

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Nelle prossime ore si conosceranno gli sviluppi dell'indagine effettuata dalle fiamme gialle con oggetto il Palermo Calcio e ci si potrà fare un quadro generale della situazione. Intanto Zamparini prosegue la sua ricerca di un nuovo acquirente per il club di cui è presidente da ormai 15 anni (dal luglio del 2002, ndr). Chiuse le porte all'ex Iena Paul Baccaglini, potrebbe esservi un ritorno di fiamma per Frank Cascio: a settembre scorso, lo stesso Cascio si era ritirato dalla corsa all'acquisto del Palermo dopo un rifiuto ufficiale dello stesso patron friulano.

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"Era tornato all'assalto Cascio, molto simpatico, con degli imprenditori americani per entrare dentro il Palermo, forse veniva in ritiro con me - ha rivelato Maurizio Zamparini ai microfoni di ForzaPalermo -. Io mica voglio tenermi il Palermo come Ponzio Pilato, voglio che dopo di me ci sia gente che metta i soldi. Sono in contatto con lui, ma al di là di queste cose penso si farà lo stesso. Ieri non l'ho sentito, oggi lo risentirò col mio avvocato. Noi volevamo che Cascio entrasse adesso e poi a settembre andare a New York a fare una conferenza con tutti i siciliani emigrati, imprenditori per progettare un azionariato popolare con tutti gli americani e questi qua mi stanno disfando tutte cose".