Una carriera intensa, prestigiosa e ricca di soddisfazioni quella costruita sul rettangolo verde dal più giovane dei fratelli Tedesco.
L'INTERVISTA ESCLUSIVA
Tedesco-Mediagol: “Dispiace per Corini, ecco cosa ha portato Mignani. Sui playoff…”
Classe 1976, dinamismo, tempi di inserimento e mancino di velluto: Giacomo Tedesco è stato tra i protagonisti del famigerato Palermo dei picciotti che incantò l'Italia calcistica sotto la guida illuminata di Ignazio Arcoleo. Una parabola ascendente sul piano professionale che lo ha visto indossare le maglie di Napoli, Salernitana, Reggina, Bologna e Catania, tra le altre, in Serie A, scrivendo altre pagine significative nella storia del calcio siciliano nel biennio con la maglia del Trapani dal 2011 al 2013. L'ex centrocampista rosanero ha analizzato l'attuale momento del nuovo Palermo di MicheleMignani nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
Intervista realizzata da Anthony Massaro
MICHELE MIGNANI SOSTITUTO DI CORINI - "Intanto mi dispiace per Corini, essendo stato un grandissimo calciatore per il Palermo degli anni passati. Allo stesso tempo, purtroppo, quando vengono a mancare i risultati il primo a pagare è sempre l'allenatore. Con Mignani già si è visto qualcosina contro la Sampdoria. La reazione c'è stata, anche se non si è vinto. Qualcosina di diverso è stata fatto, perché quando viene cambiato il mister tutti i giocatori, anche quelli che non giocano, provano a ribaltare le gerarchie, con il tentativo di rimettere tutto in discussione. Spero che nelle prossime settimane, visto che ne mancano sei, che il Palermo torni a vincere e fare sognare i tifosi".
OBIETTIVO SERIE A -"Il Palermo, intanto, ha dimostrato di essere diverso a livello caratteriale contro la Sampdoria. L'abbiamo visto più voglioso, più pronto al finale di stagione. E' normale che partecipare ai playoff rimette tutto in discussione, essendo una competizione simile alla lotteria. Se il Palermo arriva a giocare in casa, con circa 40mila persone, può dire la sua. Chi vedo favorito ai playoff? Non vedo il Palermo favorito, però con il pubblico che potrebbe spingere i rosa come successo in Serie C qualche anno fa, può tranquillamente giocarsi la sua carta. In questo momento ci sono squadre che stanno bene, che sicuramente partono favorite. Non so chi andrà in A dietro al Parma tra Cremonese, Venezia e Como, ma saranno sicuramente dei playoff molto belli. Spero che il club di Viale del Fante possa guadagnare qualche altra posizione nella griglia, per cercare di giocare il primo turno al Barbera. E' fondamentale avere il pubblico dalla propria parte".
GLI UOMINI DELLA SVOLTA -"Da chi mi aspetto di più? Da tanti. Il Palermo ha una rosa abbastanza competitiva, infatti all'inizio della stagione tutti pensavano potesse fare un campionato da vertice, ballando tra primo e secondo posto. E' riuscito a farlo solo per la prima parte del campionato, poi c'è stato un calo che ha portato il cambio di allenatore. Sono tanti i giocatori che possono essere protagonisti in questo finale di stagione. Da Brunori a Soleri, da Mancuso a Insigne, da Segre a Di Francesco. Sono tantissimi, soprattutto in avanti. Poi dietro c'è un leader come Fabio Lucioni, che al fianco di Ceccaroni può aiutare tutto il gruppo".
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