serie d

Sforzini: “La mia esultanza mi è costata qualcosa. Pergolizzi? Persona vera, se il Palermo vince…”

L'attaccante del Palermo ha parlato del momento di forma della squadra e della prossima sfida di campionato contro il Nola

Mediagol52

La voglia di Ferdinando Sforzini.

A 34 anni compiuti l'attaccante del Palermo non ha alcuna intenzione di fermarsi, e da quando veste la maglia rosanero ha dimostrato di poter fare ancora la differenza. A pochi giorni dal match di Serie D contro il Nola, Sforzini ha parlato ai microfoni di TRM nel corso della trasmissione "Siamo Aquile", raccontando alcuni aneddoti legati alla sua carriera: "Tivoli? Ho fatto gol di tacco con la Viterbese proprio 1 anno fa, io credo molto a queste cose. Sono molto fatalista, era stato il mio terzo gol così: uno a Treviso col Vicenza e uno con il Ravenna. Esultanza? Aspetto il momento giusto per farla, ma quel gesto nella mia carriera mi è anche costato qualcosa: col Modena ad esempio ho preso 3 giornate, ma poi sono riuscito a dimostrare che era solo la mia esultanza e non c'era nulla di offensivo. Nando Gol? E' il nome che mi si addice di più, è anche più sobrio. Se un bambino ti chiede la maglia a fine gara è giusto accontentarlo. Io permaloso? Non mi sento una persona permalosa, ma un po' una primadonna".

Sulle emozioni provare dopo il primo gol realizzato con la maglia del Palermo: "Mio esordio ufficiale al Barbera? E' stato importante, poi Felici ha messo una gran palla e ho segnato. Il gol è sempre bello e non è mai facile, infatti ne ho sbagliati anche a 2 cm dalla porta. Prima rete in rosanero? Niente succede per caso, io credo molto nel lavoro e nel sacrificio che poi vengono ripagati, ma dietro questo c'è un gran lavoro e la voglia di crederci. Adesso sto bene e mi rendo conto di stare bene anche fisicamente, la testa fa tanto ma deve essere associato ad una buona condizione fisica. Pergolizzi? E' una persona vera che ci trasmette tanto a livello caratteriale, cosa che i questo campionato è la cosa più importante. E' un grande lavoratore e mi ha fatto da subito una buona impressione: un buon allenatore incide per il 60%, se fino ad ora stiamo andando così bene è anche merito suo. Qual è la mia idea di calcio? Vincere è l'unica cosa che conta, come scritto nelle maglie della Juventus. Palermo fuori categoria? E' una squadra dai valori incredibili sia nei grandi che nei giovani. La differenza vera però la fanno i giovani e questo è merito dei dirigenti e dalla società che, in questi mesi, hanno dimostrato la loro competenza. Qui gli under sono di grandissima prospettiva".

"De Zerbi? Mi ha detto che non ha una vita sociale e che sta tutto il giorno davanti la tv a studiare la formazione da schierare, abbiamo un ottimo rapporto e in passato ci siamo curati insieme a Villa Stuart", conclude l'attaccante del Palermo.