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Ricciardo-Mediagol: “Palermo nel cuore, tutto sul mio addio. Io bomber da Serie D? Rispondo così”

L’intervista esclusiva concessa dall’ex attaccante del Palermo alla redazione di Mediagol.it

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Intervista realizzata da Leandro Ficarra e Simone Ciappa

Predatore implacabile nei sedici metri, attaccante rapace ed estremamente prolifico in perenne simbiosi con il gol.

Giovanni Ricciardo, classe 1986, ha spesso tolto le castagne dal fuoco ai suoi allenatori, gonfiando con sistematica puntualità le reti avversarie nel ginepraio del dilettantismo. Due promozioni consecutive con le maglie di Cesena e Palermo, ben venti reti in Romagna, nove, fino alla sosta forzata causa Covid-19, con la compagine rosanero guidata da Rosario Pergolizzi. Attaccante concreto, pragmatico, che non ruba l'occhio ma griffa i tabellini e sposta spesso gli equilibri con gol pesanti. Una parabola professionale anomala, nonostante il bomber nativo di Messina abbia spesso recitato un ruolo da protagonista nelle realtà in cui ha giocato, contribuendo in modo decisivo al salto di categoria, spesso Ricciardo non ha avuto modo di misurarsi nell'olimpo del professionismo con la stessa maglia nella stagione successiva.

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, Ricciardo è tornato a parlare della sua esclusione dal nuovo progetto tecnico, con l'esperto centravanti che ha scelto di sposare la causa del Seregno dopo l'addio al Palermo.

"Per quanto riguarda la mia esclusione dal nuovo progetto tecnico c'è stata tanta amarezza perché pensavo, e penso ancora, che avrei potuto dare un contributo importante a questa squadra, a questa società. Quindi credevo che mi venisse concessa un'altra chance. La società ha fatto le proprie scelte e quando si sceglie si può sbagliare o far bene. Anche se non le ho condivise le ho comunque accettate, senza nessun rancore ma con qualche rimpianto. Ho tanta esperienza ed ho percepito il fatto che non mi avrebbero riconfermato alla fine del campionato, anche se dentro me nutrivo comunque una speranza. Poi ho avuto la conferma sentendo il direttore sportivo Renzo Castagnini e l'amministratore delegato Rinaldo Sagramola, che mi hanno detto che era intenzione della società puntare su altri profili. Io ho accettato e sono andato per la mia strada".

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