Giorgio Perinetti analizza minuziosamente alcune lungimiranti mosse in chiave calciomercato del Palermo targato City football Group, unitamente ad alcune criticità emerse nella scorsa sessione estiva della campagna trasferimenti ed al momento vissuto dal bomber della squadra di Corini, Matteo Brunori, ancora alla ricerca del primo gol in campionato dopo cinque match già disputati dalla formazione rosanero. Di seguito le dichiarazioni dell'esperto dirigente romano, attuale ds dell'Avellino e doppio ex di Venezia e Palermo, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
L'INTERVISTA
Perinetti: “Vasic, Desplanches e momento Brunori. Su Bisoli e no Prati al Palermo…”
VASIC E DESPLANCHES - ."Ho apprezzato gli investimenti cospicui del Palermo su profili di talento e prospettiva come Vasic e Desplanches? Sicuramente sì, condivido la scelta del club di puntare anche su di loro per il futuro. Vasic è un calciatore di talento ma che deve lottare per completarsi tatticamente e migliorarsi. Gli va trovata la miglior posizione in campo ma è un profilo su cui il Palermo può assolutamente puntare. Chiaro che dovrà crescere, è evidente. Era appetito da diverse squadre di categoria superiore, per cui i rosanero hanno fatto un grandissimo colpo. Desplanches è un ragazzo intelligente, maturo e bravissimo che ho avuto la fortuna di conoscere. Una sera era in un ristorante a Milano con il suo procuratore. Sui portieri bisogna avere anche pazienza perché possono avere una carriera lunga che però alle volte comincia un po' più tardi. Ho sempre aiutato portieri molto giovani perché per me la porta è uguale a prescindere dall'età anagrafica. Non c'è la carta d'identità che te la cambia in termini di misure e grandezza. Ho rischiato con Peruzzi e Mirante e ultimamente con Audero e Vicario. Mi pare che abbiano fatto benissimo. Ad Avellino in porta per ora c'è un classe 2000 e spero possa continuare così perché è molto bravo"."
BRUNORI - " Digiuno di reti Brunori dopo cinque gare giocate dal Palermo in campionato? Ad Avellino abbiamo un centravanti (Patierno ndr) che in Serie C è stato per due annate il capocannoniere o che comunque segnava ad ogni annata una ventina di gol ma che nelle prime quattro partite era ancora 'a secco', dopo aver sbagliati anche gol facili. Ieri si è sbloccato contro il Monopoli segnandone due e speriamo che ne possa realizzare altri. Gli attaccanti sono particolari. Vivono di particolari momenti: si esaltano dopo le marcature e si deprimono quando non riescono a segnare. E' un momento questo di Brunori perché il gol è nel suo DNA. Ci stanno i momenti di appannamento, poi la figura dell'attaccante è una complessa e molto sensibile. A volte prevalgono ansia, bramosia e voglia di strafare quando non riesci a gonfiare la rete avversaria per un po' di tempo Basta ridargli il gol che subito riparte".
DIMITRI BISOLI: "Bisoli è' un giocatore importante! Ha un misto di caratteristiche e buona tecnica, d'inserimento e mette qualche gol ogni anno. Legittimo che il Palermo abbia pensato al suo profilo per rinforzare il centrocampo, ma non ho mai creduto che lui volesse cambiare maglia. Lui ha avuto la possibilità di rimanere a Brescia con le rondinelle ripescate in B, sognando di portarlo in A. E' molto legato a quella realtà e non sente la necessità di cambiare destinazione. E' capitano del Brescia ed è totalmente immedesimato in quei colori e in quell'ambiente".
PRATI E IL NO AL PALERMO: "Sono scherzi fisiologici e classici in un contesto mutabile ed imprevedibile come il calciomercato. Prati è un giocatore bravo, un centrocampista di grande talento che ha avuto diverse possibilità. Una volta i ragazzi avevano una gradualità d'inserimento fatto di step e consolidamento di categoria in categoria. Quelli di oggi, basta che gli dai un livello più alto e pensano solo a quello. Questo sarà stato il fattore decisivo, la prospettiva di giocare subito in Serie A ha fatto la differenza in favore del Cagliari indubbiamente. La possibilità di andare direttamente a cimentarsi nel massimo campionato, fa passare nella mente dei ragazzi di star facendo la cosa giusta. Io credo che tante volte sbagliano, credo che fare qualche passaggio intermedio in più ti forma e ti migliore, lo ritengo fondamentale per poi farsi trovare più completi e pronti al momento opportuno".
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