Walter Zenga, ex allenatore di Palermo e Catania tra le altre nonché storico ex portiere dell'Inter, è stato ospite di Cronache di Spogliatoio, ricordando la propria esperienza sulla panchina rosanero. Di seguito le sue dichiarazioni:
ex palermo
Palermo, Zenga: “Con Miccoli, Pastore e Cavani non volevo accontentarmi. Sirigu…”
“Sono arrivato a Palermo e ho pensato di avere Miccoli, Cavani, Pastore, Simplicio, Bresciano, Balzaretti, Cassani, Kjaer, Nocerino. Questa era una squadra che non poteva arrivare ottava. C’era anche Liverani rientrato a metà campionato. Dovevo giocare il preliminare di Coppa Italia il 15 agosto perché il Palermo era arrivato ottavo ed erano tutti contenti. Io pensavo che questa squadra non doveva fare il preliminare, ma dovesse lottare più in alto. Poi quando subentrò Delio Rossi li portò in Europa e poi in finale di Coppa Italia, ma perché la squadra c’era. A Palermo ho lanciato Sirigu come a Venezia ho lanciato Vicario. Con loro ho sempre usato una frase. Loro vivevano per il calcio e non usavano il calcio per vivere. Sembra una frase fatta, ma in realtà è una frase reale. Se guardi la carriera di Sirigu e di Vicario, all’inizio hanno fatto fatica entrambi a proporsi e a diventare titolari. La costanza e la continuità che ci hanno messo li hanno portati a grandi livelli”.
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