
Avvio intenso ed audace. Tonico e brillante, il Palermo di Corini ha recentemente approcciato le gare in avvio con baldanza e personalità. Giocando una ventina di minuti di calcio aggressivo, fluido e propositivo. Trovando il vantaggio e creando anche i presupposti per il raddoppio. Poi, come d'incanto, la compagine rosanero subisce la rimonta degli avversari, subisce il gol del pari e l'abbrivio positivo dei primi minuti si dissolve progressivamente, così come si abbassano drasticamente linearità, verticalità ed incisività della manovra di Verre e compagni- L'edizione odierna del Giornale di Sicilia si sofferma su questa sorta di sindrome da vantaggio che ha caratterizzato in negativo la stagione del Palermo di Corini. Per ben nove volte la formazione siciliana è andata avanti nel punteggio e non è stata capace di gestire il vantaggio acquisito. Spesso, facendosi recuperare addirittura dopo pochi minuti. A Como un film già visto, vantaggio Buttaro, chance per il raddoppio di Verre, ingenuità di Sala e rigore trasformato da Cerri dopo una quindicina di minuti. Idem nel turno precedente al Barbera contro il Benevento: vantaggio lampo di Sala e pari sannita di Farias dopo diciannove giri d'orologio. Stessa storia al Penzo contro il Venezia di Vanoli, al vantaggio firmato Brunori ha risposto Johnsen dopo una manciata di minuti. L'elenco delle rimonte lampo subite dal Palermo di Corini è piuttosto nutrito, al pari della dose di rimpianti per i troppi punti lasciati per strada che hanno annacquato il sogno playoff.