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Palermo, rivoluzione rosanero: cambio di marcia e strategia, l’analisi sul mercato

Mediagol ⚽️

di Leandro Ficarra

Con l'approdo di Corini in panchina e la promozione di Leandro Rinaudo a direttore sportivo della prima squadra, coadiuvato dal polo di riferimento dell'area scouting della nuova proprietà, Luciano Zavagno, il Palermo cambia totalmente strategia in termini di scelte e tipologia di investimenti.

Il club alza decisamente l'asticella nel deciso intento di chiudere i ponti col passato. Rifondando struttura e spina dorsale della squadra, implementandone marcatamente il valore assoluto in termini di qualità e varietà di opzioni in rosa, incrementando esponenzialmente il livello, sotto il profilo tecnico e della personalità, della compagine guidata da Eugenio Corini. 

In barba ad una forma latente di scetticismo preconcetto, Leandro Rinaudo dimostra subito competenza, idee chiare e capacità manageriale. Applicazione, entusiasmo e abnegazione incessante. Cultura del lavoro, idee e istantanea sinergia con Zavagno: nasce un binomio professionale in modalità full-immersion. Giornate interminabili senza cooling break: una carrellata infinita di profili vagliati al fine di individuare i tasselli utili ad impreziosire il mosaico del tecnico di Bagnolo Mella. Colmare le lacune e rinforzare sensibilmente ogni reparto, con una serie di innesti mirati, funzionali al credo calcistico dell'allenatore ed all'obiettivo stagionale del club.  Serve un Palermodeluxe, testa alta, piedi buoni e spalle larghe. Una squadra in grado di competere con il novero delle corazzate che sono ai nastri di partenza di uno dei campionati di Serie B più complessi dell'ultimo decennio.

In relazione all'obiettivo dichiarato, volendo semplificare e sintetizzare la valutazione in un voto, il mercato targato Rinaudo-Zavagno merita un otto pieno. Il dirigente palermitano ha mostrato acume strategico, competenza, doti diplomatiche e negoziali, attivismo e concretezza, individuando e centrando con abilità e solerzia tutti gli obiettivi prefissati. Consegnando a Corini una rosa perfettamente confacente ad esigenze ed aspettative dell'allenatore del Palermo. L'ex ds di Venezia e Cremonese, al netto di ogni forma di maldestra strumentalizzazione, si è guadagnato con raziocinio e pragmatismo meriti e consensi, ripagando la fiducia che il club ha ben riposto nella sua figura professionale in un frangente a suo modo critico e delicato.

Carisma e conoscenze di Zavagno, filtro e riferimento della proprietà, hanno costituito un plus decisivo, con la forza economica ed imprenditoriale del City Football Group che hanno fatto la differenza nei momenti decisivi. Appeal e prestigio della holding di Mansour hanno garantito al club rosanero un palese salto di qualità, in termini di immagine e credibilità, su scala internazionale. L'embrione di un ciclo ambizioso e vincente che lascia presagire un futuro solido e roseo.

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