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Palermo, rivoluzione rosanero: cambio di marcia e strategia, l’analisi sul mercato

Mediagol ⚽️

di Leandro Ficarra

Il congedo dei big superstiti dell'era Baldini, De Rose e Luperini in primis, l'arrivederci con vista sul futuro a Silipo.

Somma e Fella, fuori progetto, cercheranno rilancio altrove. Stoppa saluta a sorpresa dopo poche settimane, con Corini che non ha reputato l'ex Juve Stabia una tessera perfettamente aderente al suo puzzle nell'immediato.   Operazioni di sfoltimento sparse, nell'ambito di una campagna acquisti imponente e di sostanza in entrata. Facendo leva su sensibilità calcistica e patrimonio di stima, umano e professionale, edificato nel corso della sua giovane parabola dirigenziale tra gli addetti ai lavori, Rinaudo imbastisce trattative e definisce operazioni di rimarchevole spessore. Gli acquisti a titolo definitivo di Leo Stulace Jacopo Segre conferiscono statura nuova e di assoluto pregio in zona nevralgica.

Un reparto reso ancora più performante dall'arrivo del gioiello Dario Saric, mezzala talentuosa e duttile, dai notevoli mezzi fisici e tecnici, che faceva gola a diversi club di massima serie. Claudio Gomes è una succulenta ciliegina sulla torta che arriva direttamente dalla cantera citizens, primo e prezioso frutto della virtuosa sinergia tra le realtà organiche alla holding di Mansour. La presenza di due elementi affidabili come Damiani e Broh completa un centrocampo sulla carta tra più performanti e completi della categoria.

Tra i pali, Pigliacelli è l'interprete ideale per esaltare il concetto di costruzione dal basso tanto caro a Corini, rivedibile, fin qui, sul piano della reattività tra i pali, ma comunque profilo dalle discrete garanzie nel ruolo. Massolo, eroe dei playoff in Lega Pro, è teoricamente un buon dodicesimo, la cui compatibilità in categoria verrà testata sul campo nel momento in cui verrà chiamato in causa.

La tenuta della retroguardia desta qualche perplessità. Bettella è certamente un prospetto di talento e qualità, rinforzo provvidenziale capace di garantire forza, prestanza atletica ed esplosività al centro del reparto. Nedelcearu, nonostante qualche recente incertezza, dà la sensazione di avere spessore, tempi e letture difensive di buon lignaggio, come testimonia il suo background professionale.

Da verificare l'impatto con il salto di categoria di Marconi e Lancini, dominanti nel finale della favola Baldini, ma apparsi un po' in difficoltà al cospetto di roster offensivi di ben altra caratura. Coppie di esterni bassi oggetto di incognite, Buttaro è un giovane intenso e brillante in termini di aggressività e applicazione, ma con ampi margini di crescita sul profilo tecnico-tattico. Accardi deve superare i problemi fisici per recuperare la condizione, testando il suo livello nel torneo cadetto. Sul binario mancino, buona impressione ha destato Sala, mentre Crivello, encomiabile per volontà e attaccamento alla maglia, pare mostrare limiti, sul piano tecnico e del dinamismo, obiettivamente inconciliabili con gli standard medi di questo campionato.

Mateju è un jolly difensivo di sostanza, tatticamente duttile e sagace, esterno basso polivalente, centrale all'occorrenza, voluto espressamente da Corini che lo ha guidato a Brescia. 

Il reparto offensivo è al momento Brunori-centrico, ma la dirigenza si è mossa per trovare nuove frecce all'arco di Corini.

Vido è un profilo eclettico e di qualità, che può fornire slancio e nuove soluzioni tattiche al tecnico rosa. Di Mariano conferisce tecnica estro e creatività, Floriano resta un usato sicuro e leader imprescindibile nello spogliatoio. Valente ed Elia due frecce propulsive su entrambi i versanti, aghi della bilancia tattici per la loro capacità di ripiegare e conferire equilibrio in fase di non possesso. Soleri resta un jolly impattante a gara in corso e non solo, opzione spendibile sia da terminale offensivo centrale che da aculeo nel 4-3-3 allo studio di Eugenio Corini.

Le sorti del campionato rosanero saranno fortemente legate alla capacità di esterni d'attacco ed alter ego di Brunori di fornire opzioni e tracce diverse, unitamente ad un effettivo contributo realizzativo, alle trame offensive della compagine di Corini. Nel complesso, specie dalla cintola in su, la rosa appare ben assemblata e di buon livello sul piano delle individualità. Una squadra che ha tutte le carte in regola per togliersi diverse soddisfazioni e potenzialmente centrare in scioltezza la permanenza in categoria. Magari  provando anche ad orbitare alle soglie della zona playoff.  Toccherà a Corini riuscire a conferire identità, automatismi e sinergie sul piano collettivo, sviluppando ed ottimizzando un nuovo processo tattico e concettuale già ben avviato in questo primo scorcio di stagione.