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Nel suo pezzo, Orifici sottolinea come la vittoria ottenuta al Castellani rappresenti molto più dei tre punti. Il Palermo infatti, fino alla trasferta di Empoli, non era mai riuscito a battere una squadra stabilmente all’interno delle prime otto posizioni della classifica.
L’articolo ricorda che la parte alta del campionato — popolata da formazioni come Frosinone, Monza, Cesena, Venezia, Modena, Catanzaro ed Empoli — fino a pochi giorni fa era stata un terreno ostico per i rosanero. Prima del match in Toscana, il bilancio contro queste “grandi” era magro: appena quattro punti in sei partite, frutto di quattro pareggi e due sconfitte.
Arena evidenzia come molti degli incroci fossero arrivati al Barbera, dove il Palermo aveva chiuso in parità contro Frosinone, Venezia e Modena, mentre era caduto contro il Monza. In trasferta, invece, era arrivato il pari di Cesena e il ko con il Catanzaro.
La vittoria contro l’Empoli ha quindi un valore simbolico: secondo l’autore, è stato «sfatato un altro tabù» della stagione 2025-26. Non solo: il successo certifica che la squadra di Inzaghi ora è capace di imporsi anche contro avversarie di livello, un salto di qualità necessario per restare agganciati alla zona alta.
L’articolo chiude con un monito: dopo aver abbattuto questo muro, servirà dare continuità, perché solo così Pohjanpalo e compagni potranno davvero consolidare le loro ambizioni.
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