di Simone Ciappa
L'ATTACCO DEL PALERMO
Palermo, Filippi balla sulle punte: nuove soluzioni per l’attacco rosanero
Il Palermo si presenta ai nastri di partenza della nuova stagione con un pacchetto offensivo rivoluzionato negli interpreti rispetto all'annata precedente.
Il match d'esordio in Coppa Italia di Serie C contro il Picerno al "Barbera", fischio d'inizio sabato 21 agosto alle ore 17.30, sarà l'occasione per vedere all'opera il nuovo reparto avanzato della compagine guidata da Giacomo Filippi.
La cessione eccellente del bomber millenials dello scorso campionato, Lorenzo Lucca, nuova punta di diamante del Pisa in Serie B, l'addio consensuale, con annessa rescissione contrattuale, tra il club rosa e Andrea Saraniti, poi approdato al Taranto e il successivo trasferimento di Mamadou Kanoute all'Avellino di Piero Braglia. Addii che fanno il paio con il ritiro dall'attività agonistica dello storico leader e capitano, Mario Alberto Santana, ed il ritorno al Torino, per fine prestito, del rampante Nicola Rauti.
Ricostruire, quasi per intero, il roster offensivo della rosa non è stata certamente un'impresa agevole per il direttore sportivo rosanero, Renzo Castagnini.
Trovare l'equilibrio virtuoso tra budget a disposizione, ambizioni economiche e professionali dei profili potenzialmente idonei alla causa, identitikit tecnico-tattico dell'attaccante ideale tracciato da Filippi. Una mission non del tutto impossible ma certamente ad alto coefficiente di difficoltà per il manager toscano.
Edoardo Soleri, terminale boa classe 1997 scuola Roma, è stato il primo innesto definito dal ds per puntellare il reparto avanzato. Prolifico e straripante nel corso della sua parabola professionale con la cantera giallorossa, luci ed ombre, causa anche discontinuità di impiego, nel prosieguo della sua giovane ma eterogenea carriera. Olanda, Spagna Portogallo, esperienze formative all'estero prima di indossare la maglia del Padova.
Il club veneto, proprietario del cartellino dell'attaccante, lo ha ceduto al Palermo con la formula del prestito con diritto di riscatto.
L'opzione Lanini monitorata costantemente, senza aver modo di affondare il colpo, l'estenuante e stucchevole trattativa con l'entourage del classe 1996,Pietro Cianci, dopo aver trovato da tempo l'intesa con il Teramo per l'acquisizione a titolo definitivo del cartellino dell'ex Bari e Potenza.
Braccio di ferro conclusosi con un nulla di fatto, Cianci sceglierà poi il Catanzaro, via Sassuolo, con il club rosanero che, infastidito da tentennamenti e ripensamenti, vira decisamente su Matteo Brunori. Il centravanti italobrasiliano, giunto in Sicilia con la formula del prestito dalla Juventus Under 23, era originariamente la prima scelta, per attitudini e qualità, del tecnico Giacomo Filippi.
Nonostante l'ambizione di proseguire il percorso in Serie B, dopo l'annata nelle file della Virtus Entella, il classe 1994, ha poi ceduto volentieri alla corte serrata del Palermo, lusingato da blasone e tradizione della piazza e dalla stima incondizionata dell'allenatore con cui aveva condiviso trascorsi professionali proprio in Liguria. Terminale dinamico e manovriero, dotato di sopraffina tecnica individuale e vorace nell'attaccare lo spazio alle spalle della linea difensiva avversaria, Brunori è un attaccante bravo a legare le trame offensive ed a stanare con i suoi movimenti i centrali avversari, efficace sul piano realizzativo ma prezioso all'occorrenza anche in sede di rifinitura.
Nel 3-4-2-1 coniato da Filippi, i trequartisti ricoprono un ruolo fondamentale. Elementi di raccordo chiamati ad impreziosire la tessitura del gioco tra le linee, saltare l'uomo creando la superiorità numerica, imbucare per i tagli di esterni alti e attaccanti, inserirsi e concludere quando contingenze e sviluppo delle trame offensive lo consentono. Confermatissimo Roberto Floriano, profilo mix di esperienza e qualità, così come Andrea Silipo, gioiello anch'esso prodotto del florido vivaio della Roma. Il classe 2001 ha talento, estro e genio calcistico da vendere. Da lui Filippi si aspetta un salto di qualità in termini di intensità, concretezza, applicazione mentale e cattiveria calcistica. Silipo ha certamente bisogno di fiducia e continuità di impiego per completare il suo processo di maturazione calcistica, ma deve guadagnarsi scena e titolarità con giocate decisive sul rettangolo verde. Il colpo ad effetto sulla trequarti è certamente Giuseppe Fella, jolly offensivo classe 1993, seconda punta o trequartista in relazione a modulo e necessità del momento.
Giocatore esperto, smaliziato e di talento, con le maglie di Monopoli e Avellino ha già dimostrato di poter gonfiare frequentemente le reti avversarie e spostare gli equilibri in questa categoria. L'ex Cavese, il cui cartellino è di proprietà della Salernitana, è arrivato alla corte di Filippi con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione del club in Serie B. Con caratteristiche chiaramente diverse, può agire tra le linee anche il duttile centrocampista classe 1992, Jacopo Dall'Oglio, ex Brescia e Catania. Interno, mezzala con mirabili tempi di inserimento, trequartista in versione incursore, il calciatore nato a Milazzo interpretare con buona padronanza più ruoli da metà campo in sù. Opzione interessante e spendibile per il tecnico rosanero è anche il giovane Giacomo Corona, punta centrale e fisica, classe 2004, abile a far salire la squadra, che si è contraddistinto per forza ed abnegazione nel corso del ritiro estivo di San Gregorio Magno.
L'eclettismo di trequartisti e terminali offensivi, ruotabili in diverse posizioni sul fronte offensivo, costituisce un valore aggiunto non da poco per il tecnico rosanero. Filippi può tranquillamente spaziare dal 3-4-2-1 al 3-4-3, dal 3-5-2 al 3-4-1-2, in subordine a peculiarità, posizione ed interpretazione del ruolo dei suoi tenori nel reparto avanzato.
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