L'EDITORIALE

Palermo, Di Francesco ed Insigne: la firma dei big nel rilancio della banda Corini

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FedericoDi Francesco per peculiarità e caratteristiche tecniche, raramente è stato quell'esterno a tutta fascia a cui ci si appoggia anche in fase di non possesso, con il compito di assorbire in ripiegamento la sovrapposizione del terzino avversario, per esempio.

Insigne per qualità autentiche è quel fantasista rifinitore che ha come prima virtù la capacità di ispirare e mandare in porta i compagni con passaggi filtranti talvolta visionari o beffare i portieri con precise conclusioni dalla media distanza. Roberto, come il compagno di tridente, non è propriamente propenso a ripiegare in fase di non possesso. Potenzialmente fortissimi presi singolarmente, il cruccio di Corini per troppo tempo, è stato quello di non avere entrambi al top della condizione, e di non avere modo, complici anche defezioni ed infortuni, di coniare un assetto tattico che esaltasse le doti dei suoi tenori senza pregiudicare distanze e densità  della squadra sul rettangolo verde. Il Palermo gagliardo, coeso e battagliero, ma ancora privo di una consona ed armoniosa proposta offensiva corale, probabilmente ha voltato pagina dopo Parma, match in cui sono stati incassati due gol nei minuti di recupero, al culmine di una prova tosta ma di mero contenimento, edificata sulle magie di Brunori e vissuta in trincea a protezione della porta di Pigliacelli. Oggi a distanza di tre gare, possiamo dire che un Palermo in crescita anche sul piano atletico e condizionale, sta sciorinando sul manto erboso un atteggiamento più baldanzoso e spregiudicato, che accresce il livello dello spettacolo ed esalta le caratteristiche del tridente offensivo, allestito con enormi sacrifici ed altrettante aspettative in estate.

La rinascita, se così vogliamo chiamarla, è partita dalla gara interna contro il Pisa, dov'era tornato in auge il fratello del più noto Lorenzo, che aveva sbloccato la contesa con un tocco di giustezza su imbucata di Gomes, disputando una gara di livello, intrisa di giocate d'alta scuola e due assist vincenti per Brunori e Segre. Un Roberto così decisivo e brillante non si era ancora mai ammirato con la maglia del Palermo, mentre Di Francesco, dopo lo stop per infortunio, era rientrato in maniera graduale, prima col Catanzaro, quindi al Tardini, poi contro la banda Aquilani, mostrando progressi per intensità e qualità,  già sulla buona strada per ritrovare la migliore condizione. Infatti, non si è fatto attendere molto il suo ritorno al centro della scena, arrivato contro il Como nella trasferta del Sinigaglia, terminata 3-3! Altra prova di grande personalità da parte della compagine di Corini, inficiata in maniera decisiva dall'errore grossolano di Marconi nel finale.

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