Il futuro del bomber Brunori ed il casting sul nuovo allenatore del Palermo edizione 2024-2025. Questioni prioritarie e spinose da definire il prima possibile per pianificare una stagione ambiziosa. Fabio Lupo, ex ds di Torino, Venezia, Palermo e Spal, tra le altre, si è espresso in merito nel corso di un'intervist esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
L'intervista
Lupo: “Rebus Brunori. Zanetti ideale per Palermo, Dionisi top. Inzaghi e D’Angelo..”
"Brunori e il Palermo, giusto dirsi addio? Non è semplice rinunciare ad un attaccante di quel livello, ma é comprensibile che alla soglia dei trent’anni il giocatore voglia misurarsi con la Serie A dopo tre stagioni così prolifiche e performanti. Il Palermo può anche considerare l’ipotesi di realizzare una legittima plus valenza sul cartellino di un giocatore su cui ha investito una cifra importante e che ha valorizzato al meglio in questi anni. Molto dipenderà dalle motivazioni e dagli stimoli del ragazzo. Una cosa é certa con la cifra ricavata da una eventuale cessione di Brunori, il club rosanero investirà su un attaccante almeno di pari caratura se non superiore. Candidati alla panchina? Zanetti é un ragazzo preparato, competente e straordinariamente empatico. Grande motivatore, tecnico equilibrato e acuto gestore di uomini e spogliatoio. Conosce la B, gioca un calcio semplice ma propositivo, 4-3-1-3 o 4-3-3 ma non è un integralista sul piano tattico. Ha vinto la B, ha fatto bene anche in A, dal punto di vista umano ed emotivo é il profilo ideale a mio avviso per il CFG ed il Palermo che punta a vincere il torneo cadetto. Dionisi lo conosco ancora meglio, dall’Imolese l’ho scelto per il Venezia quando ero ds. Minuzioso nella cura del dettaglio, rombo di base come vestito tattico ma anche al Sassuolo ha dimostrato di saper variare assetto im relazione a contingenze ed avversario. Si è già agfermato buon tecnico in Serie A, ha capacità di lettura e preparazione del match, per me é un grande allenatore, in perenne evoluzione e con un futuro radioso. Inzaghi ha carisma, dedizione assoluta al lavoro, maniacale e dal grande ascendente sui calciatori. Ha vinto la B due volte, conosce le insidie del torneo cadetto. Apprezzo anche D’Angelo, un tecnico eclettico e che sa perfettamente valorizzare le peculiarità dei giocatori a disposizione cucendo il vestito tattico ideale per la squadra. Allo Spezia ha fatto un’impresa notevole salvando una squadra che era partita con ben altri obiettivi e che si è ritrovata ad un passo dal baratro. É autorevole ed empatico, stimola il giocatore al punto giusto e riesce a farsi voler bene all’interno dello spogliatoio".
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