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LE PAGELLE DI PALERMO-REGGINA 2-1: ancora Brunori, ecco Soleri! Difesa ok, Segre…

Mediagol ⚽️️

DI MARIANO 6

Suda la maglia e si sacrifica per la squadra. Fa ammonire Majer dopo appena tre minuti grazie ad una delle sue cavalcate offensive. L'unica pecca che ancora una volta balza all'occhio è la mancanza di freddezza sotto porta che sarebbe potuta costare cara al Palermo. Al 73' è ghiotta, infatti, l'opportunità sprecata dopo l'assist di Brunori. Se riuscisse a migliorare questo aspetto diventerebbe un giocatore più importante di quanto non lo sia già. TUTINO (dal 77') 5,5 Entra in campo con la voglia di spaccare la partita ma la tiene viva fino al minuto 100' a causa di un calcio di rigore senza senso. Il suo ingresso in campo stava per essere da oscar: stop dopo un passaggio di Broh, finta su Di Chiara e destro a giro che sfiora il palo. La sua insufficienza è dovuta al calcio di rigore sbagliato ma Tutino, anche oggi, ha dato dimostrazione di quanto il suo profilo sia mancato nella prima parte di stagione vissuta dal Palermo.

BRUNORI 7,5

Ma quanta personalità ci vuole per ripresentarsi dal dischetto dopo averne sbagliati la metà di quelli calciati in stagione? Ah boh, chiedetelo a Matteo che davanti a oltre venticinquemila persone prende la palla sotto il braccio e trasforma il penalty (procurato da lui stesso) sotto la curva nord del Renzo Barbera. Tredicesimo centro stagionale e aggancio a Cheddira in vetta alla classifica marcatori del torneo di Serie B. É costretto a chiedere il cambio nel finale dopo aver speso tutto nel corso della partita. SOLERI (dal 77') 8 Edoardo entra dalla panchina e segna. Non è la Serie C, ma l'ottantunesimo minuto di Palermo-Reggina. Mateju recupera un gran pallone e mette al centro per la testa di Soleri che stacca di testa facendo letteralmente impazzire di gioia i presenti in viale del Fante. Dopo quattro minuti dal suo ingresso in campo, realizza un gol da centravanti puro che vale tre punti. Al 91' viene commesso su di lui il fallo da rigore (poi sbagliato da Tutino). Qualora ci fosse bisogno, l'ex Roma ha dato ancora una volta una grande dimostrazione di abnegazione e attaccamento alla maglia. E questo non può che valergli la nomea del migliore in campo.

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