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La scuola, Mondello, Cassano e il sogno. Lo Faso si racconta: “Falcone e Borsellino immagine positiva di Palermo”

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L'intervistatore gli chiede come sia stato difficile assorbire i numerosi cambi in panchina, ma Lo Faso mette subito le cose in chiaro: "A 18 anni non si deve pensare molto alla tattica (e dunque alle differenti filosofie dei tecnici, ndr), ma a giocare, e se l'allenatore me lo chiede io mi metto pure in porta. A inizio carriera facevo il difensore, poi ho giocato pure da esterno di difesa e da centrocampista. E da piccolo mi sarebbe piaciuto fare il portiere".