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Cassani-Mediagol: “Insieme per Palermo, gesto d’amore per la città. Ricordi, emozioni e tecnici rosanero. Gol alla Juventus e gli occhi della gente, c’è una cosa che in pochi sanno…”

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"Rimpianti legati all'evoluzione della mia carriera da calciatore? C'è stata una fase in cui potevo fare il salto di qualità e andare in una grande squadra. Probabilmente non ho spinto sull'acceleratore io, perchè forse non ero ancora maturo dal punto di vista atletico e fisico, non ho mai avuto un fisico straripante, cosa che si richiede nelle grandi squadre. Devi eccellere in qualche qualità. Avevo sicuramente un ottimo piede, ma strutturalmente non ero pronto per campionati e coppe che affronti con costanza con le grandi squadre, e magari a confrontarmi con campionati più tosti. Avevo magari qualità come la lettura in anticipo della giocata, mi hanno sempre descritto come un giocatore molto pulito, quindi mettevo in mostra le mie qualità soprattutto in fase propositiva. Ho sempre vissuto la mia professione al massimo, con grande dedizione e metodo, ma non ho grandi rimpianti. Alla fine uno ottiene quel che merita. Ho cercato sempre di dare tutto, sono arrivato fino alla Nazionale senza che nessuno mi regalasse niente. In quella fase, se fossi stato più tignoso, sarei riuscito a restare nel gruppo che andò agli Europei. Palermo in D ed amaro epilogo dell'era Zamparini? Purtroppo ci furono gli anni della smobilitazione dopo la finale di Coppa Italia contro l'Inter in cui iniziai a captare che qualcosa stava profondamente cambiando. Andammo via io, Sirigu, Nocerino. Avevo capito che probabilmente qualcosa si era rotto di quel bellissimo giocattolo, per politiche societarie e idee diverse sul futuro. Non ci fu un vero ricambio generazionale, arrivarono sicuramente ottimi giocatori ma non permisero al Palermo di fare lo step successivo rispetto a dove arrivammo noi, cioè a un punto dalla qualificazione in Champions League ed andare in finale di coppa Italia riempiendo l'Olimpico di Roma dopo aver sconfitto il Milan in una esaltante semifinale tra andata e ritorno. Non ho seguito da vicino le vicende, ma mi facevo informare da amici palermitani, sempre con grande partecipazione e affetto. Purtroppo le cose non sono andate molto bene, ora mi hanno informato di una proprietà sana e con grande slancio che vuole fare le cose per bene. Speriamo che questo sia il primo mattoncino che porti alla rinascita del Palermo per riportarlo dove merita.