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Casertana-Palermo 2-3: Tris di Lucca e di vittorie esterne consecutive. Filippi si gode il trionfo rosa, ma che ingenuità nel finale!

Mediagol8

PRIMO TEMPO -  L'incognita legata al lungo stop forzato, figlio delle due gare rinviate causa Covid, la voglia di tornare a vincere e convincere, rilanciando le proprie ambizioni. Il Palermo di Giacomo Filippi vuole imboccare il sentiero maestro, destinazione playoff, con la ferma intenzione di stupire e giocarsi al meglio le proprie chances.

Il nuovo allenatore rosanero conia un lineare 3-4-2-1, sistema di gioco su cui ha lavorato alacremente e con massima cura dei dettagli nelle ultime settimane, al fine di esaltare peculiarità e attitudini dei calciatori a disposizione.

La Casertana di Guidi è compagine quadrata e temibile, diretta concorrente della formazione rosanero nella corsa alla conquista di un posto al sole nella zona nobile della graduatoria.

Pelagotti tra i pali, Accardi, Palazzi e Somma a comporre il terzetto difensivo, Almici e Valente esterni alti con Odjer e Luperini coppia di interni nel cuore del centrocampo. Santana e Floriano garantiscono fantasia, esperienza e qualità alle spalle del bomber, Lorenzo Lucca.

Proprio il classe 2000 conferisce, pronti via, il suo imprinting al match.

L'attaccante nativo di Moncalieri sciorina il pezzo forte del suo repertorio già dopo tre giri d'orologio: Floriano calibra un cross dalla destra e Lucca svetta imperiosamente, incornando in rete e firmando il vantaggio ospite.

Il Palermo mostra subito personalità, voglia ed intensità. Squadra alta, corta ed aggressiva, pressing organico e pronunciato sulla trequarti offensiva, circolazione della sfera ordinata e piuttosto fluida.

I campani non fanno in tempo a riordinare le idee che il Palermo infligge la seconda sberla agli avversari: Santana premia la sovrapposizione di Almici che pennella un cross al bacio per l'ennesimo terzo tempo di Lucca, implacabile nel punire l'indecisione fatale di Avella.

La Casertana prova a reagire  e confeziona un'interessante palla gol con Pacilli, la girata dell'attaccante campano è pregevole per esecuzione e coordinazione ma si perde di poco a lato alla destra di Pelagotti.

Palermo tonico e reattivo sulle ali del doppio vantaggio, l'ennesimo break in zona calda innesca la percussione di Valente che impegna Avella con un diagonale secco e preciso che il portiere di casa riesce a respingere.

Mezz'ora davvero convincente, per atteggiamento e contenuti tecnico-tattici proposti, quella sfoderata dalla compagine di Filippi.

I padroni di casa non demordono e quando riescono ad articolare le loro trame offensive  si rendono molto pericolosi: Hadziosmanovic ispira Pacilli che apre troppo il destro da ottima posizione, quindi scaglia un mancino violentissimo sotto la traversa con Pelagotti prodigioso nella circostanza. Luperini ed Odjer ricorrono alle maniere forti per arginare la manovra rossoblu e rimediano due ammonizioni a stretto giro di posta. Nel finale di tempo i campani crescono sensibilmente, Del Grosso sfonda sul binario mancino e assisteRosso che sfiora il palo in girata volante.

La Casertana trova il gol che riapre il match grazie all'inserimento centrale di Cuppone, ma subito dopo il Palermo ripristina le distanze con l'ennesima zampata dello scatenato Lucca: Santana ispira con un assist rasoterra il classe 2000 che anticipa di giustezza, con un dolce tocco di interno, l'incerto Avella.

 

SECONDO TEMPO - Filippi legge con acume e saggezza contingenze e dinamiche del mach, operando nell'intervallo un doppio cambio strategicamente oculato: Marconi rileva l'ammonito Odjer, Palazzi gli cede il centro del pacchetto arretrato e si sposta in mezzo al campo al fianco di Broh che subentra a  Luperini, anch'egli già sul taccuino dell'arbitro. L'avvio di ripresa evidenzia un Palermo ancora audace ed elettrico come nei primi quarantacinque minuti.

Santana continua a disegnare calcio di sopraffina qualità sul rettangolo verde: l'argentino cerca il gol da sogno da posizione defilata e per poco non centra il bersaglio. Ancora il numero undici rosanero dialoga sullo stretto con Lucca, scagliando un destro secco, sullo scarico del bomber, che sfiora il montante alla sinistra di Avella. Il Palermo si muove in maniera armoniosa e sincrona: il pressing alto funziona a meraviglia e Valente pecca di lucidità sprecando un clamoroso tre contro uno che poteva fruttare il poker agli ospiti.

Filippi, conscio del tour de force che attende i suoi nei prossimi giorni, vara le dovute staffette. I big Santana e Floriano lasciano il campo e la zona di pertinenza a Kanoute e Rauti. Proprio i due subentrati confezionano una ghiotta chance per la compagine siciliana: l'ex Catanzaro si invola a campo aperto, esaltando la sua poderosa progressione, e offre la conclusione a Rauti con Avella che vola a deviare in corner la botta dell'ex primavera del Torino.

Con il trascorrrere dei minuti il forcing dei campani si sgonfia ed il Palermo gestisce senza alcun affanno il risultato.

Filippi richiama Palazzi e consegna le chiavi del centrocampo a Malaury Martin. Il francese si becca un giallo estremamente ingenuo, anticipando l'ingresso senza attendere l'autorizzazione del direttore di gara, dopo una manciata di secondi dal suo approdo sul manto erboso del "Pinto".

I padroni di casa si allungano inevitabilmente e le occasioni fioccano per la formazione siciliana: Avella esce a valanga su Kanoute e l'arbitro decreta il calcio di rigore per il Palermo.  Il numero venti di Filippi fallisce il penalty colpendo il palo alla destra del portiere di casa.

Un match all'apparenza già chiuso si riapre clamorosamente ad un passo dal novantesimo. Almici si fa espellere inopinatamente per un'entrata scomposta ed incomprensibile sulla corsia all'altezza del cerchio di centrocampo. Pochi secondi dopo, Buschiazzo accorcia le distanze ed accende le speranze campane nel recupero. I cinque minuti finali trascorrono senza particolari patemi per la compagine di Filippi che, con qualche evitabile sofferenza, porta a casa tre punti pesantissimi in ottica playoff.

 

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