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Calciomercato Palermo, ciao Stulac: proposta Reggiana, cifre e dettagli. Ora Leo…

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Stulac ed il Palermo pronti a dirsi addio: visite mediche ok con la Reggiana, ora Leo riflette sulla proposta contrattuale del club emiliano prima della probabile fumata bianca
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di Leandro Ficarra

Una storia che volge al termine. Senza di fatto essere mai cominciata. Leo Stulac ed il Palermo pronti a dirsi addio, dopo che, nella sessione estiva di un paio d'anni fa, il playmaker sloveno era reputato, all'unanimità, vero e proprio fiore all'occhiello della campagna di potenziamento gestita e condotta dall'allora ds rosanero Leandro Rinaudo. Background professionale e statura tecnica complessiva legittimavano aspettative di primissimo piano, in relazione a rendimento e peso specifico del centrocampista ex Empoli e Venezia, interno di regia dalla sopraffina visione di gioco e dalle rimarchevoli doti balistiche. Auspici disattesi da un biennio tormentato e deludente, un piccolo calvario calcistico all'insegna di problemi fisici, discontinuità di impiego, un'acclarata difficoltà a trovare ritmo, intensità e condizione ideale.

Appena trentadue le presenze complessive in due stagioni, impreziosite da quattro gol e due assist. Infortunio e lungo stop che hanno pregiudicato il girone di ritorno nella prima annata con Corini, meglio, ma non abbastanza, nel campionato appena concluso, con impiego a singhiozzo, un poker di realizzazioni e due assist vincenti, la costante sensazione di non godere della fiducia del tecnico di turno.  Resta impressa negli occhi e nel cuore di ama i colori rosanero la mirabolante esecuzione su palla inattiva contro lo Spezia, gemma di abbacinante fulgore sotto il profilo tecnico ed estetico, oltre che gol da record sul piano statistico e temporale.  Velenosa, pesante e vincente, la parabola disegnata da Leo all'ultimo respiro del match interno contro la Cremonese. Bello, ma inutile ai fini del risultato, l'imperioso terzo tempo, con annessa letale frustata aerea, nel ko al Barbera contro il Catanzaro. Suggello ad una buona performance, la stoccata del raddoppio nel tris casalingo calato alla Feraplpisalò.  Alcuni sporadici lampi di classe, cambi di gioco millimetrici sul lato debole della retroguardia avversaria,  lanci calibrati e dosati col contagiri, in perfetta simbiosi con i concetti di spazio e tempo, a premiare l'attacco alla profondità dell'attaccante. Rari vezzi per i palati fini della materia, ben presto dissolti tra le pieghe di un prevalente grigiore prestazionale.

Arrivato nel capoluogo siciliano da big, Leo è suo malgrado divenuto progressivamente comparsa. Forse mai del tutto compreso, spesso sacrificato sull'altare di equilibri tattici collettivi, relegato ai margini dall'insindacabile verdetto del campo, avversato da una sorte non proprio amica.

Fosforo, visione di gioco periferica, intelligenza calcistica e piedi di velluto, plus a cui fanno da contraltare un passo cadenzato e limiti, probabilmente strutturali, in termini di rapidità e dinamismo. Tuttavia, il playmaker classe 1994, resta un giocatore di notevole spessore per la categoria ed indiscutibile valore assoluto. Se oculatamente gestito ed a posto sul piano atletico, nelle condizioni tattiche a lui più congeniali, Stulac può dettare tempi e tracce della manovra di una squadra con acume e senso geometrico, elevando inconfutabilmente cifra tecnica, qualità di esecuzione e ricercatezza di pensiero. Metronomo da centrocampo a tre, da affiancare a due intermedi dotati in termini di corsa, aggressività e fisicità, capaci di schermare e pressare forte sulla sfera, che svolgano con sagacia e dedizione il cosiddetto lavoro sporco, coprendo le spalle a Leo e lasciandogli il puro onere della regia.

La Reggiana ci ha puntato forte, dopo avere appreso che lo sloveno non era certo in cima al progetto tecnico di Dionisi nel Palermo edizione 2024-2025. Il tecnico toscano ha ritrovato evidentemente a Livigno un giocatore ben diverso, sfiorito ed un po' in crisi di autostima, rispetto a quello in auge edonfire a cui aveva affidato con successo le chiavi del centrocampo nel suo Empoli, centrando con merito la promozione in Serie A. Un ragazzo bisognoso di un contesto diverso e nuovi stimoli per provare a ritrovarsi e rilanciarsi.

Intesa con il Palermo trovata in maniera piuttosto celere, visite mediche superate da Stulac ed una proposta sul piano contrattuale piuttosto articolata sulla quale il calciatore starebbe riflettendo in queste ore prima di sciogliere le ultime riserve. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla redazione di Mediagol.it, il club emiliano rileverebbe a titolo definitivo il cartellino del centrocampista con il Palermo pronto a compartecipare all'ingaggio del ragazzo versando una cifra di poco superiore ai duecentomila euro. Reggiana che avrebbe proposto al classe 1994 un contratto biennale, con una parte fissa di circa centoquarantamila euro ed una serie di bonus scaglionati da integrare, subordinati al numero di presenze che Stulac riuscirà a garantire nel corso della stagione (cinque step da un minimo di dieci alle trenta presenze da almeno trenta minuti), per ulteriori centomila euro circa qualora fossero tutti perseguiti.  Offerta importante, che testimonia la fiducia e la voglia di puntare sul calciatore unitamente ad una legittima forma di cautela del club, in virtù di minutaggio e traversie del playmaker nell'ultimo biennio. La palla adesso passa a Stulac che starebbe vagliando nel dettaglio l'offerta, pronto a ripartire da Reggio Emilia e desideroso di tornare polo centrale in seno ad un progetto tecnico. Con la voglia di  tornare a ritagliarsi un ruolo da protagonista in Serie B, ritrovando smalto, forma e continuità dei giorni migliori.

 

 

 

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