Tornano in campo Roma e Sassuolo.
serie a
Roma-Sassuolo, l’anteprima del match: Fonseca sfida De Zerbi, ambizioni e stili di gioco che si equivalgono
Tutte ciò che c'è da sapere sulla sfida dell'Olimpico
Concluse e messe in archivio le sfide che hanno animato il sabato di Serie A, adesso tocca concentrarsi sul completamento della decimo turno e su una domenica ricca di match e scontri interessanti. Quello tra Roma e Sassuolo, in particolare, è da considerarsi un crocevia importante sotto tanti punti di vista. Primo tra tutti, la rivoluzione calcistica che dalla fine dello scorso campionato a questa parte ha portato queste due compagini ad essere al centro del panorama italiano e non solo. Paulo Fonseca e Roberto De Zerbi hanno ben radicato nelle loro squadre l'idea di un calcio veloce ma allo stesso tempo riflessivo, congegnato da rapidi spunti offensivi e accelerazioni improvvise del possesso. Molto simili per tanti aspetti, giallorossi e neroverdi, che allo Stadio Olimpico dovrebbero dare adito ad una sfida ricca di gol ma soprattutto di spettacolo tecnico e tattico.
Prima lo scivolone in casa del Napoli, poi l'ennesima grande prova di questo inizio di stagione, in Europa League contro lo Young Boys. Indiscutibile il rendimento della Roma, squadra più matura e consapevole che si accinge sempre più a compiere il definitivo salto di qualità. Quest'ultima, la formazione capitolina, la esprime sempre a livelli molto alti quando scende in campo. Nelle giocate, nelle due fasi e, soprattutto, nei suoi giocatori di maggior talento. Da Mkhitaryan e Pedro, passando poi da Pellegrini e Veretout fino ad arrivare ad Edin Dzeko. Tutti tasselli di un mosaico delineato da tempo, ma che adesso sta trovando senza dubbio la sua conformazione migliore in una stagione in cui le aspettative, da parte di supporters e addetti ai lavori, si stanno indubbiamente alzando. Dalla difesa all'attacco, la Roma ha assunto i caratteri di una squadra completa in tutti i reparti e sotto tutti i punti di vista tecnici e tattici, capace di dare sicurezza alla propria manovra e ad un ormai rinomato stile di gioco.
Alla precisione impeccabile di Veretout e Pellegrini quando si tratta di allestire tra me di gioco, si aggiunge inevitabilmente il pesantissimo apporto dato dagli esterni di centrocampo. In fase di costruzione, per l'appunto, giocatori come Spinazzola, Bruno Peres e Karsdorp risultano fondamentali, grazie alla loro capacità di svariare sia sul fronte avanzato che su quello difensivo, dando un ulteriore alternativa di sviluppo dell'azione e azzerando i punti di riferimento per le squadre avversarie. Il talento dei singoli misto alla tecnica e alla compattezza di un gruppo, mai come oggi vicino crescita calcistica a dir poco esponenziale e sotto gli occhi di tutti gli appassionati.
Dinnanzi a questi molteplici aspetti, un Sassuolo che non è da meno, anzi. Il rendimento altalenante delle ultime giornate di campionato potrebbe far pensare ad una squadra disunita e che non riesce a ritrovare la sua vera forma. Tante le assenze che hanno influito inevitabilmente sulle ultime uscite: quella reiterata di Caputo per dei problemi prima agli adduttori e poi al ginocchio, il Covid che ha colpito Djuricic e gli acciacchi fisici di Berardi e Boga. Gli emiliani, tuttavia, hanno continuato ad esprimere il loro credo calcistico, con interpreti diversi si, ma dimostrando al contrario di quanto molti si attendevano che il gruppo è rimasto compatto anche nelle difficoltà e che, con questa voglia, può davvero puntare a qualcosa di importante. Quarto posto in classifica e media punti di una formazione che ha tutte le carte in regola per centrare il piazzamento europeo. Con una vittoria la formazione neroverde potrebbe nuovamente scavalcare Juventus e Inter, accorciando le distanze sul Milan e rendendo il prosieguo di questa stagione ancora più interessante e ricco di spunti. Un'impresa non del tutto impossibile se consideriamo quanto stiano facendo fatica bianconeri e nerazzurri in questo avvio di campionato e quanto, invece, il Sassuolo abbia ancora voglia di stupire e di imporsi definitivamente a livello di gioco e di risultati che, da ormai diverso tempo, stanno dando pienamente ragione a De Zerbi e al suo straordinario lavoro.
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