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PSG, Cavani ad un gol dalla storia: la parabola del “Matador” dal Barbera al Parco dei Principi

Mediagol97

Il 22 luglio del 2010 è ufficializzato il suo passaggio dal Palermo al Napoli in cambio di 17 milioni di euro (5 per il prestito oneroso e i restanti 12 fissati come obbligo di riscatto). Il calciatore firma un contratto fino al 2015 e sceglie ancora una volta di vestire la maglia numero 7, cedutagli dal nuovo compagno di squadra Ezequiel Lavezzi, che invece prende la numero 22. Esordisce in maglia azzurra il 19 agosto del 2010, nell'andata dei play-off di Europa League contro gli svedesi dell'Elfsborg, una settimana dopo firma i suoi primi gol con la formazione partenopea e in assoluto in una competizione europea, decidendo con una doppietta la partita di ritorno in Svezia. All'esordio in Serie A con la nuova squadra realizza il gol del momentaneo 0-1 nella gara giocata in Toscana contro la Fiorentina, terminata poi 1-1. Conta 47 presenze e 33 reti complessive alla prima stagione partenopea (26 in campionato e 7 in Europa League), recitando un ruolo decisivo nella qualificazione diretta in Champions League per la stagione successiva.

Riscattato dal Napoli secondo gli accordi presi col Palermo, il 14 settembre 2011 esordisce in Champions League segnando il gol del vantaggio nella prima partita della fase a gironi del torneo, giocata in trasferta contro il Manchester City (sfida terminata 1-1). Quattro giorni dopo trova i primi gol stagionali in campionato firmando una tripletta ai danni dei campioni in carica del Milan (3-1), ed è così il primo calciatore a portarsi a casa il pallone della partita, "premioche proprio a partire dalla stagione 2011-2012 viene assegnato a chi realizza tre o più gol in un match. Nel complesso realizza 23 gol in campionato e 5 in Champions League. Il 20 maggio segna il gol che sblocca la finale di Coppa Italia contro i rivali della Juventus, poi vinta per 2-0 dal Napoli, ottenendo così il suo primo trofeo in Italia: in questa competizione realizza cinque reti, che gli valgono il titolo di capocannoniere del torneo. Chiude la seconda stagione in azzurro con 48 presenze e 33 reti, eguagliando pertanto lo score personale della stagione precedente.

Apre la stagione successiva segnando uno dei due gol del Napoli nella finale della Supercoppa Italiana persa per 4-2 in favore della Juventus. L'8 novembre 2012 sigla l'intero poker (il primo in carriera) nel 4-2 casalingo contro gli ucraini del Dnipro, nell'incontro valido per la quarta giornata della fase a gironi dell'Europa League. Chiude il campionato di Serie A con 29 reti in 34 partite, diventando il secondo giocatore del Napoli, dopo la leggenda partenopea Diego Armando Maradona, a vincere la classifica cannonieri del campionato di Serie A. Chiude la sua esperienza in maglia azzurra con 104 reti in 138 presenze.

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