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Fideiussioni, broker e strane società: il link tra la mancata iscrizione in B dell’U.S. Città di Palermo e il caso Mascherinagate nel Lazio

PALERMO, ITALY - MAY 08: Vincenzo Macaione, Walter Tuttolomondo, Salvatore Tuttolomondo, Riono Foschi, Fabrizio Lucchesi, Stefano Pistilli and Roberto Bergamo, look on during a US Citta' di Palermo training session at Campo Tenente Onorato on May 08, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Due vicende che hanno alla base la stessa problematica, quella relativa alle fideiussioni... e che vedono coinvolto lo stesso 'gruppo'...

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Di Massimiliano Radicini.

Cosa c'entrano le vicende che coinvolgono la mancata iscrizione al campionato di Serie B dell'U.S. Città di Palermo con il caso Mascherinagate? C'è un link che collega questi due casi. Il nome è quello del broker Corrado Edoardo Caforio, rappresentante per il mercato italiano della Seguros Dhi-Atlas, società che avrebbe rilasciato la polizza fideiussoria (sembra non fosse autorizzata a rilasciarne) a garanzia dell'affare tra la Eco Tech Srl e la Regione Lazio del governatore Nicola Zingaretti.

Caforio, infatti, è amministratore unico della Abc Assevera spa, società proprietaria della EVC Intermediazioni Assicurative, compagnia nella quale figura Carlo Camilleri, soggetto che avrebbe intermediato la polizza fideiussoria da 800 mila euro da allegare alla documentazione relativa all'iscrizione al campionato di Serie B con la compagnia bulgara Lev Ins (che opera nel ramo cauzioni in Italia, ma che in passato è stata vittima di truffe legate a fideiussioni contraffatte).

"Abbiamo chiesto l’emissione della polizza attraverso A.S. Broker (di Alessandro Santi), ma una polizza se non vengono inviati i documenti e i soldi non può essere emessa - spiegava l'indomani della scadenza relativa all'iscrizione in B, lo stesso Camilleri -. Ieri sono arrivati i soldi del Palermo e noi li abbiamo girati ad A.S. Broker. Ma mancavano ancora i documenti, mica basta pagare un premio. Bisogna anche produrre dei documenti che non c’erano. E il Palermo i documenti li ha inviati questa mattina. Non c’erano ancora i documenti utili. Se uno va in banca e non porta i documenti non viene neanche guardato in faccia. Io riporto i fatti che noi abbiamo anche esposto al Palermo. Per emettere una fideiussione servono soldi e documenti. Io ho mandato un documento alla Lega, ho detto che la polizza sarebbe stata emessa oggi con data 24/06/2019".

Nei giorni a seguire Salvatore Tuttolomondo, direttore finanziario di Arkus Network, società proprietaria del Palermo Calcio tramite il veicolo Sporting Network, e il direttore generale, Fabrizio Lucchesi, parlarono di truffa: “Cosa dobbiamo dire, siamo stati truffati ci siamo affidati alle persone sbagliate - sottolineava il dg del club rosanero -. Stiamo provvedendo a chiedere una nuova fideiussione e a depositarla, poi vedremo cosa fare. Domani sicuramente uscirà la verità, ma quello che è successo è davvero incredibile. Non si può andare avanti con questi truffatori”.

A ricostruire il caso è il quotidiano La Verità, che sulla vicenda legata al club rosanero aggiunge: "Il 26 giugno Alessandro Toscano della Evc annuncia alla stampa la volontà della sua società di «interrompere ogni rapporto professionale con la società di calcio» della famiglia Tuttolomondo. Aggiungendo che i problemi sulla mancata iscrizione della squadra sono dipesi dal ritardo con cui è arrivato il bonifico da 45.000 euro che certificava il pagamento del premio assicurativo. E a chiedere il completamento della documentazione necessaria sarebbe stato Caforio in persona". Uno strano giro che però ha alla base sempre e solo le polizze fideiussorie, che prima hanno visto fallire l'U.S. Città di Palermo e adesso vedono coinvolte la Regione Lazio...