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REGGINA OUT DALLA SERIE B

Caos Serie B, Tar boccia ricorso Reggina: step, svincolo calciatori e mercato…

Reggina Serie B
La sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso della Reggina, escludendo il club calabrese dalla Serie B, avrà ripercussioni immediate in sede di calciomercato per i calciatori attualmente tesserati con la società amaranto
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Il Tra del Lazio ha rigettato il ricorso della Reggina avverso all'esclusione dal prossimo campionato di Serie B.

Seconda bocciatura dopo quella del Collegio di Garanzia del Coni, nell'ultimo grado della giustizia sportiva. Anche il primo grado della giustizia ordinaria, dopo l'udienza di oltre tre ore tenutasi ieri, non ha ritenuto legittime, in chiave riammissione al torneo cadetto, le argomentazioni sostenute dai legali del club calabrese. Gli avvocati di Figc, Lega B e Coni avevano chiesto l'esclusione della Reggina dal lotto delle partecipanti alla Serie B 2023-2024. I legali della società amaranto  avevano sottolineato in udienza come l’omologa dell'esposizione debitoria avesse bisogno di tempi ben più lunghi da quelli fissati dalla Figc, che entro il 20 giugno prevedeva il deposito dell'intero iter documentale. Termine concordato e vidimato da tutte le società di Serie B in tempi non sospetti. Gli avvocati della Reggina avevano parlato di equilibrio finanziario impeccabile del club, sostenendo che la società calabrese avrebbe potuto pagare entro il 20 giugno, ma che il debito non fosse scaduto in ragione di una sentenza del Tribunale di Reggio Calabria, che sanciva nella data del 12 luglio il termine ultimo. Tesi che non ha convinto i giudici,  accolto invece il ricorso del Lecco, riammesso al prossimo campionato cadetto. Il Consiglio di Stato, fissato ad oggi per il 29 agosto , costituisce l'ultimo appiglio per Reggina e Perugia ma, salvo improbabili ribaltoni saranno il Lecco del patron Di Nunno ed il ripescato Brescia a sostituire le incognite X e Y attualmente presenti in calendario.

I tesserati della Reggina, tra calciatori, staff tecnico e maestranze, hanno vissuto in ritiro a Sant'Agata una situazione complessa e surreale. Tra incognite sul futuro e problematiche logistiche di ogni sorta, disorientati in una vacatio societaria, impelagati in un limbo tra il quasi ex patron Felice Saladini ed il quasi neo proprietario (solo in caso di riammissione in Serie B) Manuele Ilari. Intanto, il club non ha rispettato la scadenza del primo agosto, termine ultimo per il pagamento degli stipendi di giugno con annessi rispettivi bonus di fine stagione. Circostanza che avrebbe comunque determinato, in caso di riammissione, due punti di penalizzazione nel prossimo campionato cadetto. La sentenza odierna rappresenta un crocevia fondamentale, probabilmente un decisivo punto di svolta, per molti calciatori attualmente sotto contratto con la Reggina. Diversi gli elementi in organico ambiti in sede di calciomercato, tra club di A, B e Lega Pro. Impensabile attendere l'esito del Consiglio di Stato, con relativi tempi burocratici per attivare l'iter dello svincolo d'ufficio si arriverebbe praticamente al termine della sessione estiva del calciomercato, con l'oggettiva difficoltà per i calciatori nel trovare una nuova ed ideale collocazione in club con le rose ormai al completo o quasi.

Nel pomeriggio odierno previsto un confronto di tutti i tesserati con il direttore sportivo Massimo Taini, unica figura dirigenziale operativa e di riferimento che con professionalità, professionalità e spessore umano, ha cercato di fungere da collante ed interfaccia con calciatori, componenti dello staff e dipendenti del club, in una situazione estremamente critica e precaria, per usare un eufemismo.

Al vaglio l'ipotesi di messa in mora,  della società per la mensilità e i bonus ad oggi non corrisposti entro il termine prefissato dai parametri normativi, con l'AIC che segue e tutela sul piano burocratico e sindacale gli interessi dei calciatori contrattualizzati con il club calabrese. Eventualità che attiverebbe in tempi rapidi la procedura di svincolo dei giocatori cn annesse ripercussioni sul mercato. Entro dieci giorni il Tar depositerà le motivazioni della sentenza, domani il Consiglio federale in programma costituirà un altro step significativo nell'evoluzione di questa intricata e spinosa vicenda.

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