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AIC, Calcagno: “Salute primaria, ma vogliamo giocare. Lavoriamo con Leghe e Fifa per valutare possibilità”

Le dichiarazioni rilasciate da Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, in merito al futuro del calcio a fronte del Coronavirus

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Parla Umberto Calcagno.

L’epidemia da COVID-19 si è progressivamente estesa in tutta Europa, delineando un quadro sanitario estremante complesso in Italia, con un numero ingente di contagiati ed un computo drammatico in termini di soggetti deceduti. Il Governo italiano, per questa ragione, ha scelto di adottare contromisure rigorose ma necessarie per contrastare la diffusione della malattia. Decreti con annesse norme comportamentali di matrice igienico-sanitaria, volti ad evitare assembramenti e a ridurre al minimo i contatti sociali, con l’obiettivo di ridurre drasticamente il rischio di ulteriori contagi. I provvedimenti istituzionali hanno avuto importanti ripercussioni anche sul mondo dello sport, dove le attività agonistiche sono state bloccate fino a data da destinarsi nel pieno rispetto delle norme ministeriali.

Il vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha parlato della drammatica situazione che sta affliggendo l'Italia, delle eventuali ipotesi in merito al futuro dei campionati italiani e della posizione presa dai suoi assistiti.

"Stiamo studiando tutte le norme, facendo tutti i passaggi per poter tornare in campo: se ci sarà anche una minima possibilità, la volontà dei calciatori è chiara e lo dico espressamente. Vogliamo giocare. Certo, la salute e la sicurezza di tutti, nessuno escluso, al primo posto ed è quasi ridondante sottolinearlo. E' ovvio, scontato, ed è la base di qualsiasi ragionamento. La riunione con la Lega è slittata ma ci siamo riuniti con tutte le nostre componenti, coi rappresentanti di A, B, C. Non solo. Siamo ai tavoli con la FIFA tramite FIFPRO, lavoriamo tutti insieme per farcela, per trovare una soluzione, anche sforando il calendario della stagione in corso. Non vedo l'ora di potermene interessare direttamente, vorrà dire che saremo usciti dalla crisi. Se l'unico problema sarà arrivare in là con la stagione, lo risolveremo. Troveremo il modo, siamo uomini di sport, di campo, non vediamo l'ora di giocare e più di altri pensiamo a quello come obiettivo. Tutti devono fare la loro parte in questo momento, in ogni ambito".