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AIC, Tommasi: “Taglio stipendi non è una priorità. Barcellona? Non so chi ha preso la decisione”

Le dichiarazioni del presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, in merito ai tagli sugli stipendi causati dallo stop forzato ai campionati per l'emergenza Coronavirus

Mediagol22

Prosegue l’emergenza sanitaria mondiale legata alla diffusione del Coronavirus.

L’epidemia da COVID-19, che ha avuto inizio in Cina nella provincia di Wuhan, si è estesa progressivamente anche in tutta Europa, mettendo in ginocchio l’Italia. Il Governo italiano, per questa ragione, ha scelto di adottare contromisure rigorose ma necessarie per contrastare la diffusione della malattia. Decreti volti ad evitare assembramenti e a ridurre al minimo i contatti sociali, con l’obiettivo di azzerare o quasi il rischio di ulteriori contagi. E’ stato deciso, dunque, lo stop di tutti gli esercizi commerciali ed i servizi, salvo quelli essenziali per la sopravvivenza. Anche il mondo dello sport, a fronte di tale allarme, sta subendo gravi conseguenze, con lo stop di tutte le attività sportive, fino a data da destinarsi.

Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, a fronte dell'emergenza che ha condotto i vertici del calcio a dovere rivoluzionare i piani dei campionati di tutta Europa, ha parlato delle misure che potrebbero essere attuate in merito al taglio stipendi: "Siamo in contatto anche con chi rappresenta i calciatori negli altri paesi, ma non abbiamo parlato del possibile taglio degli stipendi. Il Barcellona ha parlato con i suoi quattro capitani ma non so se la decisione è stata presa dalla società o dalla squadra. Ho parlato anche con il presidente della Lega A Dal Pino, parleremo di questo ma non in questo momento, dove ci sono altre priorità. Il calcio è meno in difficoltà di altri comparti produttivi del nostro Paese. Parleremo di questo tema, certo, ma lo faremo sottovoce".

I club di Serie A, nel caso in cui, come è plausibile, lo stop del campionato proseguisse ancora ulteriormente, stanno valutando anche la possibilità di ridurre gli stipendi del 25%. In merito alla sospensione dei compensi di marzo, attualmente sospesi, invece, le società si riuniranno prossimamente per discutere sul da farsi.