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NATIONS LEAGUE

Italia-Spagna, Acerbi: “Ce la giochiamo con tutti. La finale col Manchester City…”

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Francesco acerbi presenta la semifinale di Nations League tra Italia e Spagna in programma sabato 17 giugno e torna sulla finale di Champions League persa con tanti rimpianti dall'Inter di Inzaghi contro il Manchester City di Guardiola
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Una prestazione monumentale per limitare il gigante norvegese Haaland e tanto rammarico per la sconfitta di misura contro i citizens nella finale di Champions League disputata con la maglia dell'Inter di Inzaghi. Francesco Acerbi analizza lucidamente il momento vissuto dal movimento calcistico italiano, a pochi giorni della sfida tra Italia e Spagna valida per la semifinale di Nations League. Dal ritiro azzurro di Coverciano, l'ex Chievo e Milan si prepara alla gara in programma sabato prossimo e torna anche sui rimpianti che ha lasciato in dote l'ottima performance nerazzurra contro la compagine di Guardiola.

ITALIA-SPAGNA - "È vero che alla fine conta solo alzare la Coppa, ma è stato un anno importante per il calcio italiano e io mi auguro che non sia un abbaglio bensì un inizio. C’è un po’ di amarezza per la sconfitta col City. Ci hanno detto 'bravi, bravi...', ma se non alzi il trofeo non c'è nulla di scritto, e questo un po' ti rode. Al di là delle sconfitte, abbiamo acquisito la consapevolezza che ce la possiamo giocare con tutti. E questo vale anche per la Nazionale. È importante avere un gruppo forte, coeso, capace di rialzarsi dopo le batoste. È l'unica strada: se perdi non è un fallimento, fa parte della vita, quel che conta è cercare in futuro di conquistare più vittorie''

FINALE CHAMPIONS CON IL MANCHESTER CITY -  "Bisogna essere comunque orgogliosi di quanto fatto, però c'è un po' di amarezza. Anche perché la mia sensazione dal campo era che ci è mancata la consapevolezza che davvero potevamo far male a questo City. Si parlava troppo di quanto era forte la squadra di Guardiola e questo un po' inconsciamente l'abbiamo pagato. Anche il City aveva timore di noi, abbiamo fatto di tutto per far sì che la Champions andasse a Milano. Peccato, c'è grande rammarico".

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