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Caos Napoli, i tifosi scendono in campo: contestazione al “San Paolo”, striscioni e cori…

NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 25: Kalidou Koulibaly of SSC Napoli stands disappointed during the Serie A match between SSC Napoli and Cagliari Calcio at Stadio San Paolo on September 25, 2019 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

I supporters partenopei hanno improvvisato una protesta all'esterno dello stadio "San Paolo" dopo le ultime vicissitudini vissute dal club azzurro sia in campo che fuori

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Il Napoli sta vivendo una situazione davvero paradossale.

Gli ultimi risultati negativi della squadra azzurra soprattutto in campionato, dove ha conquistato solo 2 punti (Spal e Atalanta) nelle ultime tre uscite, ha fatto perdere la pazienza ai tifosi azzurri che hanno dato il via a una protesta civile con tanto di cori e striscioni. I supporters partenopei (circa 150) si sono dati appuntamento all'esterno dello stadio "San Paolo",dove nel pomeriggio la seduta di allenamento era aperta agli abbonati, per criticare aspramente il comportamento dei calciatori nelle ultime settimane sia in campo che fuori. Un inizio di stagione più che folle quella del Napoli che in campionato sta arrancando mentre in Champions League è a un passo dallo staccare il pass per gli ottavi di finale, un momento critico vissuto dalla squadra partenopea che ha innervosito i propri tifosi. Non sono le sconfitte o i pochi punti conquistati ad aver deluso la tifoseria azzurra, ma per lo più il comportamento attuato dai calciatori che non hanno dato tutti loro stessi e non hanno rispettato società e allenatore con l'ormai celeberrimo ammutinamento di martedì notte.

Scoppia di conseguenza la contestazione con diversi striscioni esposti: da "Rispetto!" fino a "De Laurentiis stai vincendo solo tu". Non sono mancati i cori di protesta contro la squadra in primis, come riporta l'edizione on-line di Tuttosport: "Meritiamo di più" e "Siete voi, siete voi, giocatori mercenari siete voi". I calciatori azzurri sono entrati all'interno dello stadio all'interno delle proprie autovetture senza fermarsi per non rischiare un confronto con gli ultras.