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SERIE C GIRONE C

Taranto-Messina, Modica: “Metamorfosi inspiegabile, serviva un gol per riaprirla”

Taranto-Messina, Modica: “Metamorfosi inspiegabile, serviva un gol per riaprirla” - immagine 1
Le dichiarazioni di Giacomo Modica, tecnico dell'ACR Messina al termine del match terminato 0-0 tra Taranto e siciliani, valido per il recupero della terza giornata del girone C di Serie C.
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Parola a Giacomo Modica. L'allenatore dell'ACR Messina - in sede di conferenza stampa - ha commentato il pareggio tra il Taranto di Capuano e la sua squadra, nel match valido per il recupero della terza giornata del girone C di Serie C. Di seguito, le sue parole:

“Il Taranto ha costruito la sua vittoria nel primo tempo, nella ripresa invece Fumagalli ha effettuato soltanto una parata. Ho cambiato formazione perché loro sono molto bravi sulle palle inattive e volevo mettere centrimetri perchè spesso i calci da fermo si rivelano decisivi. L’avevamo provata in allenamento ma ovviamente la gara poi è molto differente. Senza togliere nulla a loro non siamo stati bravi a leggere alcune situazioni. Lasciare sempre solo Pacciardi su Kanoute è stato un suicidio. Nella ripresa loro hanno fatto contenimento e si sono chiusi bene. Noi non abbiamo mai provato l’uno contro uno, ma dire che ci hanno schiacciato è eccessivo. Abbiamo fatto fatica da morire in avvio e infatti volevo cambiare già dopo l’1-0. Dopo venticinque minuti abbiamo cercato di raddrizzarla con i cambi ma non ci siamo riusciti. A quel punto comunque la partita era già chiusa. In tre giorni abbiamo assistito ad una metamorfosi inspiegabile, proprio come era accaduto con il Brindisi dopo l’ottima prova di Picerno. Faccio un po’ di fatica a leggere queste situazioni. Le 21 ore di pullman e i mancati allenamenti magari non ci hanno aiutato. Loro avevano una spinta e una gamba differenti. Non tolgo meriti all’avversario ma al di là di sistemi e moduli il problema è che siamo arrivati secondi su tutte le palle. Se avessimo giocato allora non avremmo trovato questo Taranto così in palla. Non ho compreso perché il rinvio. Da allora giochiamo ogni tre giorni e non ci alleniamo dal 5 ottobre, dalla gara con il Catania. Questo fattore ovviamente incide. Abbiamo fatto un po’ meglio nel secondo tempo, con una situazione tattica e un modulo differenti. Conta ovviamente come attacchi gli spazi. Avremmo dovuto fare un gol per riaprirla, ma tre partite in sette giorni diventano complicate da affrontare”. 

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