Riteniamo ingenerose le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato del Palermo FC, Rinaldo Sagramola, nei riguardi di stampa e giornalisti, criticati e colpevolizzati in più passaggi durate la sua intervista a TRM (TV partner del Palermo), come se i deludenti risultati del club, i traguardi non raggiunti, le promesse non mantenute, le sconfitte subite e gli errori di programmazione fossero dipesi da chi lavora quotidianamente per informare i tifosi piuttosto che da chi dovrebbe garantire loro una squadra competitiva e un pronto ritorno in Serie A. Dichiarazioni in cui è stata fatta di tutta l’erba un fascio e che non rendono verità a chi svolge quotidianamente con estrema professionalità, attenzione e responsabilità il proprio lavoro.
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Palermo, Mediagol replica alle parole di Sagramola su stampa e giornalisti
“Dichiarazioni che non rendono verità a chi svolge quotidianamente con estrema responsabilità il proprio lavoro”
Posto che Mediagol non si riconosce nella generalizzazione dell’AD del Palermo (e ne sono testimonianza proprio i recenti articoli sui casi da lui citati dove puntualmente Mediagol ha fatto chiarezza, vicenda Lucca e posizione Castagnini su tutte), ci preme soffermarci su due aspetti: il primo è che un giornalista che si comporta da tifoso mettendo in secondo piano la notizia, a nostro parere non svolge un buon servizio, e dunque invocare un eventuale silenzio funzionale al club da parte di un giornalista-tifoso, o di una testata davanti ad una notizia scomoda, non può in nessun modo trovare accoglimento (almeno da parte nostra che siamo prima di tutto professionisti); c'è un secondo aspetto su cui riteniamo corretto fare chiarezza: riteniamo quantomeno singolare che Sagramola oggi si lamenti del fatto che i giornalisti di Palermo non lo chiamino più al telefono quando dall’altra parte c’è un interlocutore che non agevola il lavoro e il dialogo, e che adotta un atteggiamento quasi di ingiustificato snobbismo. Mediagol, per esempio, ha smesso di chiamare Sagramola mesi fa, dopo una decina di telefonate e messaggi senza risposta. E come noi, altri colleghi.
Oltre a questi controversi episodi che possono aiutare i nostri lettori a farsi un’idea della situazione, vogliamo completare il desolante quadro esprimendo ancora una volta rammarico per la poca considerazione, al limite della discriminazione, che il Palermo FC riserva ai giornali online. In tredici anni di attività mai il club rosanero aveva fatto mancare interviste esclusive con i giocatori alla nostra testata, cosa avvenuta con la nuova proprietà a partire dagli ultimi due ritiri estivi (persino in un campionato di dilettanti) e continuata nell’ultima stagione.
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