Santiago Lara spinge per essere riconosciuto come figlio legittimo di Diego Armando Maradona.
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Maradona, il figlio illegittimo Santiago Lara: “Non voglio riesumare il corpo di Diego, ho un solo desiderio”
Il figlio illegittimo del Pibe de Oro sulla possibile riesumazione del corpo
Il ragazzo argentino ha affermato che la propria madre gli confessò questo importante particolare poco prima di morire, adesso per lui è giunto il momento di conoscere la verità. Dall'Argentina si è spostato negli studi televisivi 'Live non è la D'Urso', programma in onda su Canale 5, dove ha raccontato le sue verità in merito a tale questione.
"Siamo in corso di giudizio per il cognome paterno, quello di Maradona, un processo iniziato nel 2004. Sono convinto che mio padre sia Diego Armando. Mia madre lavorava come modella, per cinque anni ha avuto una relazione con Maradona, un amico comune li ha presentati. Una relazione a intermittenza negli ultimi due anni, quando mia madre si è ammalò di cancro e non potè più fare avanti e indietro da lui a Buenos Aires. Persi mia mamma che avevo tre anni, lei è morta che ne aveva una ventina. Quando avevo un anno e mezzo mia madre ha detto a mio padre adottivo, quello che mi ha dato il cognome, Lara, che il mio vero padre era Maradona. Io ho conosciuto Diego Armando Maradona in un albergo di Palermo - ha detto Lara dalle parole raccolte da 'Il Messaggero' -, lui già sapeva che ero suo figlio. Si è incaricato di tutto quando sono nato, delle cure in un ospedale privato per mia madre in particolar modo. Non voglio riesumare la salma di Diego Armando, ma il mio avvocato mi ha fatto pensare che la giustizia in Argentina è effimera e che non ci si può sempre fidare. Il mio avvocato ha proposto per questo la riesumazione ma io non la voglio, non voglio sapere più nulla di questo. Adesso voglio aspettare che la giustizia faccia il suo corso, non voglio neanche prendere il DNA prelevato dopo l'autopsia. Continuerò a lottare. Ho un sogno comunque, conoscere Diego Armando Junior, che ha avuto l'opportunità di stare vicino a quello che era il mio papà".
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