Nel ricordo di Diego.
serie a
Maradona, Humberto Grondona: “Abbiamo provato a far capire a Diego che non avrebbe dovuto..”
Le dichiarazioni del figlio di Julio Grondona circa la scomparsa di Maradona
La purezza del gesto tecnico, la classe infinita del calciatore per eccellenza, il pallone incollato tra i piedi: Diego Armando Maradona. Il venticinque novembre scorso la scomparsa del Pibe de Oro, un lutto accettato a fatica nel mondo del calcio e non solo. A distanza di diverso tempo però, continua il cordoglio ed il ricordo per il giocatore che ha fatto innamorare intere generazioni di questo sport. Humberto Grondona, figlio dell'ex presidente dell'AFA, Julio, ha parlato ai microfoni di Super Deportivo su Radio Villa Trinidad, provando ad enucleare il bene più profondo che intercorreva tra il numero 10 per eccellenza e suo padre, scomparso il 30 luglio 2014.
“Il sentimento che provava mio papà per Diego era quello di un padre per un figlio. Sicuramente si saranno dati un abbraccio fraterno e avranno già avuto il discorso in sospeso che non hanno potuto fare qui sulla terra. Non c'è dubbio che papà avrebbe fatto qualcosa per salvare Diego, come ha fatto quando gli ha affidato la Nazionale. Pensi che non fosse abbastanza? In questo caso, avrebbe spostato il cielo e la terra per salvarlo. Sicuramente si sono già trattati meglio che quaggiù. Qui non c'era modo per loro di comunicare. Ecco, penso di sì e spero che stiano bene entrambi. L'unica cosa che chiedo è che stiano lassù insieme, anche litigando”.
Chiosa finale di Humberto Grondona circa l'ultimo ricordo che lega Julio a Maradona: "L'ultimo momento che hanno condiviso è stato quando si sono riuniti per provare a continuare con l'Argentina. Ecco, nel corso di quel discorso in sospeso, mio padre gli avrà spiegato quanto avesse sbagliato a non continuare in Nazionale, perché i presupposti che mio papà gli avrebbe dato erano reali. Persone che Diego aveva al suo fianco e che abbiamo cercato di fargli capire che non avrebbe dovuto averle. Non erano molti, erano due, che poi gli hanno fatto male".
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