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Lecce, Sticchi Damiani: “Il calcio deve ripartire, ne ha bisogno. Retrocessioni? Vi dico la mia idea”

Saverio Sticchi Damiani presidente del Lecce, non ci sta e tuona con carattere: "Sarebbe ingiusto mandarci in Serie B per differenza reti, non ci sto"

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"Sarebbe ingiusto mandarci in Serie B per differenza reti".

Dopo giorni di supposizioni di ogni genere, il patron del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, intervenuto al Corriere dello Sport, rompe il silenzio e commenta l'ingarbugliata questione della ripartenza del calcio in Italia:

"Tutti abbiamo la sensazione che concludere il campionato dopo tre mesi di stop sarà una forzatura sul piano sportivo e su quello della regolarità stessa del torneo. Ma noi stiamo vivendo questo momento come una scelta di responsabilità, perché il sistema ha bisogno di ripartire. Mancherà la parte ludica del calcio, ma non ci sono alternative - dice Damiani -.Voglio essere chiaro: per noi del Lecce un eventuale stop del campionato sarebbe certamente un problema, ma non un dramma. E questo perché abbiamo sempre avuto una gestione molto curata, i bilanci in ordine, non abbiamo debiti. Quel che voglio dire è che il Lecce non ha necessità di trarre linfa senza la quale non vivrebbe. Ma il discorso è diverso. E’ una questione di responsabilità nei confronti di un sistema di cui facciamo parte, per questo dico che il sistema italiano deve ripartire".

L'imprenditore salentino, è tornato poi anche sulla questione retrocessione che, ora come ora, vedrebbe proprio il suo club come terzo indiziato a scendere in B: "Non mi sembrerebbe giusto retrocedere per differenza reti tenendo presente che dobbiamo ancora affrontare vari scontri diretti. Noi siamo una società sana con i conti in ordine. Non abbiamo problemi di carattere finanziario".