"Pirlo è e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%".
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Juventus, Nedved scopre le carte: “Pirlo resta al 100%, CR7 non si tocca. Dybala, Allegri e Conte…”
Le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente della Juventus
Parola di Pavel Nedved. Diversi sono i temi trattati dal vicepresidente della Juventus, intervistato ai microfoni di Dazn: dal futuro della panchina bianconera e di Andrea Pirlo, alle prestazioni offerte fin qui da Cristiano Ronaldo. Ma non solo... "Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state. Volevamo fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, le difficoltà erano previste. Abbiamo un allenatore nuovo con a disposizione una rosa molto ringiovanita. Siamo molto tranquilli, sulla via che volevamo e manteniamo questa strada. Ha tutto per diventare un grandissimo allenatore, anche perchè 'grandissimo' lo diventi dopo dieci, quindici, venti anni di lavoro in cui tutti riconoscono la tua grandezza per quello che hai vinto. Fare delle promesse, dopo sei mesi, è difficile", sono state le sue parole.
DA ALLEGRI A CONTE -"Mi hanno fatto piacere le parole di Max. Lui ha vissuto con noi anni bellissimi, abbiamo condiviso soprattutto delle gioie, lui ha fatto la storia della Juve. Credo che la nostra separazione sia arrivata in modo naturale e per questo non c’è alcun pentimento. Marotta e Conte? La rivalità c’è e ci sta sempre ma deve rimanere tale, in amicizia. Non ho nessun messaggio per Antonio. Conte è stato preso dall’Inter per vincere e lui lo sa fare. Adesso è dieci punti avanti e ha l’obbligo di vincere, lo sa anche lui. Ma lo sa fare. Se sta costruendo come ha fatto alla Juve? Può essere, anche perché è con Marotta. Anzi, ho saputo che è guarito: sono molto contento per lui. So come lavorano loro due insieme, Marotta per tutti noi è stato un grandissimo maestro. Siamo contenti per loro".
CR7 - "Cristiano sia a livello tecnico che di immagine ci ha dato uno slancio verso l’olimpo del calcio. Sul livello tecnico, non si può dire nulla. Ha segnato più di 100 goal in 120 partite, ci ha trascinato in Champions, possiamo criticarlo perché tutti noi siamo criticabili e dobbiamo accettare le critiche quando sbagliamo. Ma mettere in dubbio i suoi numeri e quello che dimostra in ogni partita, per me, non è giusto. E’ un ragazzo molto semplice, anche se da fuori non sembra. I bambini studieranno il suo corpo e la sua carriera: il prototipo di un giocatore moderno che con un talento immenso e con tantissimo lavoro ha raggiunto degli obiettivi incredibili. Per me non si tocca, ha un contratto fino al 30 giugno 2022 e rimarrà. Poi quello che succederà dopo si vedrà".
DYBALA - "Ci è mancato, credo che quest’anno non abbia disputato più di 800 minuti con noi: sono pochissimi. La sua presenza ci garantirebbe varianti offensive e reti che ovviamente ci sono mancate fin qui. Ha un contratto di un altro anno, su cui non ho altro da aggiungere a quello che hanno detto il direttore Paratici e il presidente Agnelli. Ovvio, alla Juve tutti i giocatori vengono sempre valutati e si valutano tutte le possibilità di mercato, è normale che sia così", ha concluso Nedved.
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